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MERCOLEDÌ 22 NOVEMBRE 2017 - PARTITA

NAPOLI-SHAKHTAR, LE PAGELLE DE IL MATTINO


Insigne Super, ottimo Zielinski


 
     
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A cura di: Redazione
Fonte: Il Mattino

Napoli-Shakhtar, le pagelle de Il Mattino: Super Insigne, ottimo Zielinski

6,5 REINA
Nel primo tempo si fa trovare presente quando Marlos si beve Hysaj e lui respinge (32’) di impeto e di sostanza. Non bada alla forma, e fa bene, lo spagnolo. Urla come un forsennato per tutto la gara. Sicuro sempre su Marlos: non è una partita complicata la sua, ma mostra sicurezza in ogni fase. Stavolta non si fa beffare dai cross degli ucraini.

6 MAGGIO 
Fa quello che può. Ovvero pochino. Non è colpa sua se si vede poco nel primo tempo, anche perché non ha un avversario semplice da fronteggiare. Infatti Bernard lo salta spesso e volentieri ed è naturalmente quello il lato più caldo, dove gli ucraini avanzano come se fossero in una steppa. Quando il Napoli alza la testa, lo fa anche lui. Era solo questione di coraggio. 

6,5 ALBIOL
Se c’è da usare le maniere dure per fermare Bernard lo fa: molta sostanza come sempre anche se qualche volta è esitante nel far ripartire. Però non perde mai la bussola e soprattutto nel primo tempo giocato sotto tono e un po’ troppo timidamente dal Napoli non è cosa semplice. Più facile nella ripresa, quando gli azzurri giocano col vento in poppa.

6 CHIRICHES
Gli vengono addosso come treni, quelli dello Shakhtar. Ferreyra in primo luogo, ma anche Taison che nella black-list è al primo posto dei nemici pubblici della serata. Lui spesso cerca l’anticipo, a volte lo trova a volte no. In imbarazzo quando insegue Marlos che gli sfugge via e lo lascia indietro. Ma alla fine non commete mai errori particolarmente gravi. 

5.5 HYSAJ
Torna sulla fascia sinistra, che non gli piace. Si vede. E uno si chiede: davvero ha giocato da quel lato a Empoli? Perché pare arrivare sempre col passo sbagliato, non sembra mai a suo agio. Rientra spesso sul suo piede preferito, dando vantaggio sia a Marlos che a Butko. Quando il Napoli prende il pallino della situazione le sue sofferenze hanno fine.

7,5 ZIELINSKI
Ci mette energia ed entusiasmo, dunque già rispetto agli altri svetta. Accelera spesso sulla trequarti nonostante Stepanenko sia un osso particolarmente duro e Sarri è chiaro che gli ha fatto il lavaggio del cervello per costringerlo a fare in maniera più vivace la fase passiva. Senza Insigne gioca a tutto campo sulla linea offensiva e dà spettacolo per ingegno e classe.

6 DIAWARA
Didascalico e sotto tono nel prendere le misure degli avversari, gioca palloni banali e senza estro, di fatto la sua presenza è spesso deficitaria. Perde una palla che stava per costare caro (9’). Ferreyra risale spesso per dargli noia, lui ci mette tempo per trovare il ritmo. E quando ci riesce gli azzurri diventano assai più determinati nel palleggio che nei primi 45 minuti era mancato.

6 HAMSIK
Illumina al 27’ con una verticalizzazione. Ha Fred alle calcagne, o viceversa. È flebile e incerto nel palleggio, talvolta, ma tatticamente è importante perché con lui in campo la squadra si accorcia e si allunga a suo comando. Fa partire Insigne nell’occasione del gol. E quando il Napoli alza il ritmo nel secondo tempo è proprio grazie ai suoi tocchi di prima e al suo occhio lungo. 

6,5 CALLEJON 
Gioca molto più spesso alle spalle di Mertens e lo vedi di rado rendersi pericoloso sulla fascia dove in ogni caso a Ismaily ad attenderlo col fucile spianato. Senza i suoi strappi significativi, il Napoli non ottiene superiorità numerica dal suo lato; poiché è intelligente come pochi, salta addosso al suo avversario nella ripresa e si prende il suo riscatto.

6,5 MERTENS 
I monumentali Ordets e Rakitskij sono due ossi molto duri. E se per caso riesce a stare alla larga da uno si ritrova l’altro addosso. Per un po’ evanescente, vaga su tutto il fronte offensivo facendo fatica a trovare il tiro, un corridoio. Si sa che primo o poi dipingerà qualcosa di buono: e infatti prima fa l’assist per Zielinski e poi firma il suo personalissimo gol.

7,5 INSIGNE
Uno, due, tre, quattro tocchi di preparazione e al quinto arriva il destro a giro che incanta il San Paolo. La sua magia prediletta. Si dice: perché Sarri lo rischia nonostante i problemi al ginocchio? Risposta dopo 70 secondi quando illumina con il solito taglio millimetrico per Callejon. È voglioso, anche se non pimpante come altre volte. Il povero Ventura si sarà rovinato anche la serata di ieri.

6,5 ALLAN
Muscoli e furbizia. A volte sembra un regista aggiunto, altro che rognoso mediano che deve andare a caccia di palloni e deve rompere le uova nel paniere ai centrocampisti avversari. Ogni volta che entra con la partita in corsa non si fa trovare impreparato. Ha classe, ma ha soprattutto dei piedi assai vellutati. Nel secondo tempo vistoso del Napoli brilla.

6 ROG
Numeri di alta scuola, ma il gol non arriva questione di tempo. Non deve aver fretta, anche se giocare ogni volta soltanto i minuti finali non lo aiuta a crescere nella condizione. La verità è che Sarri è convinto che lui possa dare il miglior contributo quando la partita volge al termine, con le sue incursioni e le sue serpentine. Per poco non riesce a beffare Pyatov.

sv MARIO RUI
Alla fine del primo tempo il pensiero era quello di gettarlo nella mischia viste le difficoltà della catena di sinistra degli azzurri. Poi il Napoli si è rialzato. Entra per tenere alla larga gli ucraini i quali però erano già spariti dal terreno di gioco da un bel po’. C’è da aspettarsi il suo ritorno tra i titolari a Udine perché Hysaj da quel lato è solo una pezza.

7 SARRI 
Nelle mani di Pep. Che mani saranno? Amiche o nemiche. In effetti ha ragione lui: la differenza la farà il Manchester City. La gara è un susseguirsi di momenti differenti. Ormai è una abitudine vedere il Napoli partire in maniera prudente, quasi annoiata, come se volesse dire agli altri: fammi vedere come sai fare. E in effetti a un esperto di pugilato la partita di ieri fa venire in mente quella in cui il pugile incassa con pazienza i colpi del rivale prima di assestare quelli del ko. Tre, per l’esattezza. Azzecca tutti i cambi, Hysaj da quel lato è una costrizione, non una scelta. La missione Shakthar è compiuta. Ed è bastato un solo tempo. Chapeau.