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VENERDÌ 28 SETTEMBRE 2018 - ESCLUSIVE

NAPOLI-PARMA, LA PHOTOGALLERY: INSIGNE E IL ‘VIZIO’ DEL GOL DEI PRIMI MINUTI


Dopo Torino ancora un gol in apertura di gara per lo Scugnizzo di Frattamaggiore


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews.it

È fine settembre ma sembra pieno inverno al S. Paolo per questo Napoli-Parma di metà settimana. “Fa freddo!”- esclama in un italiano stentato persino un tifoso proveniente dall’Austria, in attesa che si aprano finalmente i cancelli delle tribune, in ritardo per via dello spostamento di gru. “Non ci crediamo che siete venuti dall’Austria apposta per il Napoli! Siete turisti e avete approfittato della partita!”. Si crea subito un clima di familiarità tra tutte le persone in attesa. Gli spalti sono ancora piuttosto vuoti un’ora prima del fischio d’inizio, ma poi finiscono per riempirsi, specie la Curva B ed i Distinti. La Curva A con uno striscione ricorda Sergio Ercolano, lo sfortunato tifoso che perse la vita 15 anni fa in un derby di Serie B con l’Avellino giocato al Partenio. Applauditissimo Zielinski premiato dal connazionale Milik per le sue 100 presenze in azzurro. Si comincia e ci sono Fabian Ruiz e per la prima volta Malcuit che si fa notare non tanto per la sua capigliatura ‘fluo’ quanto per la bella prestazione che offre a partire dai primissimi minuti. Primissimi minuti che portano bene ad Insigne, a segno ‘al fulmicotone’ per la seconda volta di seguito dopo il lunch match di Torino. Nel Parma solo panchina per Gervinho, ‘mattatore’ della giornata precedente contro il Cagliari, presenti invece Inglese e Ciciretti. In porta Sepe, che a fine primo tempo scherza con Mertens prima di imboccare gli spogliatoi, mentre tocca a Milik fargli raccogliere nuovamente il pallone dalla rete: ancora nei minuti iniziali e poi quasi nel finale di secondo tempo. Ancelotti padre e figlio si consultano per i cambi: ovazione per Insigne che cede la fascia a Koulibaly, capitano per la prima volta, e per Milik che esce subito dopo il 3-0. Nel finale crampi per Diawara che si è speso tantissimo in campo e solito giro per gli azzurri per andare a cantare e ballare sotto la Curva B. Si torna negli spogliatoi con visi raggianti, ora si può pensare a sabato mentre il S. Paolo canta ‘Chi non salta è juventino!’.