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MERCOLEDÌ 23 OTTOBRE 2019 - CURIOSITÀ

NAPOLI, OCCHIO A HWANG. IL COREANO DEL SALISBURGO HA GIÀ SORPRESO ANFIELD


Nella partita di stasera da temere non c'è solo Haland


 
     
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A cura di: Myriam Novità
Fonte: Gazzetta.it

Corre, dribbla e segna. Lo sa bene la Lazio, che due anni fa vide sfumare la semifinale di Europa League per la rimonta del Salisburgo, dopo il 4-2 dell'Olimpico: da 0-1 a 4-1 in venti minuti e biancocelesti a casa. Il 2-1 del 76' lo segnò Hwang Hee-Chan, coreano classe '96 nato a Chuncheon, stessa città di Son del Tottenham. Buco di De Vrij, Hwang prende palla da dentro l'area e batte Strakosha sul primo palo. È il gol che, di fatto, spedisce Inzaghi all'inferno. Dopo un prestito poco fortunato in 2.Bundesliga con l'Amburgo, Hwang è tornato quest'anno a Salisburgo e in Champions League ha già messo le cose in chiaro: oltre al fenomeno Haland, tra gli austriaci può far male anche lui.

DUE GOL E DUE ASSIST — In Europa, nelle prime due giornate, il coreano si è già fatto vedere: nel 6-2 al Genk, all'esordio, ha servito un assist ad Haland per il 2-0 e ha di fatto chiuso la partita con il terzo gol. Tocco da biliardo davanti al portiere e belgi k.o. Il copione si è ripetuto anche ad Anfield: con i suoi sotto 3-0, Hwang - che aveva iniziato la partita con gli occhiali protettivi per un problema - ha riaperto i giochi segnando il 3-1 (dopo aver messo a sedere Van Dijk) e ha servito a Minamino un perfetto assist per il 3-2. Stasera Hwang, di ritorno dagli impegni con la Corea del Sud durante la pausa (è subentrato nel derby con la Corea del Nord, ha segnato nell'8-0 allo Sri Lanka), dovrebbe giocarsi con Daka il posto in attacco insieme ad Haland. "Non mi piace parlare di me, ma sono un giocatore veloce e mi piace partire in contropiede", ha dichiarato in un'intervista al suo arrivo in Austria. I due gol segnati finora in Champions lo dimostrano.

CAPOCANNONIERE — Nel 2009, a soli 13 anni, Hwang si mise in mostra nella Kanga Cup, un torneo giovanile che si tiene in Australia ogni anno. Segnò 22 gol, più di qualsiasi altro giocatore nella storia del torneo. Tre anni più tardi, nella Coppa d'Asia under 16, con una tripletta decise da solo il match contro la Corea del Nord. Le ambizioni iniziano così a farsi sempre più grandi: "Più giocavo e più cresceva in me il desiderio di andare in Europa". Nel 2014 l'occasione arriva: gli scout del club austriaco lo notano e passa al Liefering, società satellite del Salisburgo. "Ho iniziato a studiare tedesco in Corea, per arrivare preparato. È una lingua complicata", dirà. Nel frattempo, però, pare si sia ambientato molto bene. Ancelotti è avvisato.