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LUNEDÌ 25 SETTEMBRE 2017 - CONFERENZA STAMPA

NAPOLI, SARRI: "MILIK? SFORTUNATISSIMO. FEYENOORD? DOBBIAMO COMBATTERE CON L'INCONSCIO"


Su Reina: "Ha preso gol sul suo palo, ma la situazione era difficilissima"


 
     
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A cura di: Myriam Novità
Fonte: napolicalcionews.it

E' intervenuto dal centro sportivo di Castelvolturno, in conferenza stampa, il tecnico del Napoli Maurizio Sarri. Alla vigilia di Napoli-Feyenoord di Champions, l'allenatore ha rilasciato alcune dichiarazioni:

Ha pensato a nuove soluzioni per l'assenza di Milik?

"E' stato sfortunatissimo e stava tornando in grande condizione, mi dispiace tanto ma non dobbiamo piangerci addosso. Voglio dire che nessuno di voi ha puntato l'indice contro un terreno di gioco indegno. Se il suo infortunio fosse dovuto a questo? Il terreno è lo strumento più importante di quest'attività, se un'attività che fattura due miliardi di euro non consente di averlo al top è indegno. Le prove le faremo quando avremo tempo: giochiamo ogni 70 ore, non c'è modo di lavorare. O riformiamo il calendario, perchè le Nazionali non possono avere i giocatori 33 giorni su 90, o non ci sarà modo. Ora comincio a capire perchè gli allenatori parlano solo di mercato e non di lavoro, perchè il lavoro a questi livelli non esiste più".

Le sensazioni di questo confronto col Feyenoord:

"Quando si affronta l'Ajax dicono tutti che è una sfida difficile, ma il Feyenoord l'anno scorso gli è arrivato davanti e quindi sarà una sfida difficilissima, ci metteranno in difficoltà. Il San Paolo dovrà darci una mano, non è un match decisivo ma molto importante.

Rimpianto non aver trattenuto Pavoletti e Zapata?

"Ti sembro il presidente o il direttore sportivo? Non ho venduto nessuno. In ogni caso è ipocrisia far fare 70 partite all'anno e poi bloccare le liste UEFA, era inutile avere più giocatori se poi non li puoi utilizzare. Il discorso Milik si può fare anche ai terzini, che sono quattro per due ruoli. Poi va capito con quale voglia un giocatore sarebbe rimasto a fare la terza punta. E' un problema per ogni squadra".

Hai parlato con i giocatori dopo l'infortunio?

"Non li ho ancora visti, ieri sono stato tutta la giornata a vedere video del Feyenoord. La situazione è diversa rispetto all'anno scorso, quando si perse un punto di riferimento tecnico, che ora c'è ed è Mertens. Non bisogna piangersi addosso, troveremo un'alternativa".

Turnover visto il momento di crisi del Feyenoord?

"A prescindere dal risultato, l'altro giorno ho visto uno dei migliori Feyenoord della stagione. Squadra di grande dinamismo e fisicità. E' stato solo sfortunata. Toglieremo dal campo chi ha accusato segni di stachezza, altri invece non hanno accusato nulla e questo è ottimo. Solo 3-4 cambi rispetto alla sfida di sabato".

Quest'anno già tre rimonte:

"La squadra caratterialmente ha una mentalità diversa, quest'anno di fronte a degli episodi negativi ha delle reazioni forti. Spero possa essere una caratteristica che ci accompagni per tutto l'anno".

Callejon e Ounas possibili alternative al falso nueve?

"La cosa che mi dà più rabbia è che sabato abbiamo fatto 10 minuti di grande livello col 4-2-3-1, ed è un'alternativa che ora perdiamo. Callejon come prima punta credo che dia grandi garanzie, nei sei minuti di recupero ha fatto grandi cose conquistando tre punizioni. Ounas è un potenziale, ma non ci dà ancora garanzie perchè non è del tutto inserito nel nostro modo di giocare".

Che risposta si aspetta dalla squadra dopo la sconfitta con lo Shakhtar?

"Il rischio di sottovalutare qualche impegno c'è, ma se pensiamo alla prestazione di gara in gara è più facile arrivare al risultato. Vedremo se riusciamo ad avere lo stesso livello di determinazione che abbiamo in campionato anche in Coppa, c'è da combattere con l'inconscio".

Il City chiuse subito i giochi contro questo Feyenoord:

"Le gare del City non fanno testo. Negli ultimi giorni ha dato 5-6 gol a tutti. Si sono trovati sotto contro i Citizen 2-0 dopo sei minuti, e questo ammazzerebbe qualsiasi squadra".

Sul calo di Reina:

"Reina sta facendo benissimo. Ha preso gol sul suo palo, ma non è che se lo prendeva dall'altro lato cambiava qualcosa. E' un po' un luogo comune quello che il portiere non possa prendere gol sul suo palo. La situazione era difficilissima, la barriera era lunga, i primi due si sono inchinati e quando ha visto la palla era ormai lontano".