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VENERDÌ 2 GIUGNO 2017 - RINNOVI CONTRATTUALI

NAPOLI, REINA AD UN BIVIO


I numeri, i dubbi e i piani


 
     
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A cura di: Redazione
Fonte: Goal.com

Finito il campionato e archiviata - in attesa di Ghoulam - la trafila dei rinnovi, il Napoli si è seduto attorno ad un tavolo per pianificare la nuova stagione. E in un misto tra ironia del destino e logica, si è partiti dalla questione numero uno, il numero che di solito è sulle spalle del portiere. Non nel caso di Pepe Reina, che da anni indossa il 25.

La situazione ormai è ben delineata, ancor di più dopo l'incontro di ieri tra Aurelio De Laurentiis e Manuel Garcia Quilon, agente del calciatore. Il Napoli non ha intenzione di rinnovare il contratto in scadenza nel 2018 e, al tempo stesso, non è disposto a svincolare a cuor leggero Reina, che partirà solo in presenza di offerte ritenute valide dalla società.

La strategia del Napoli è chiara: nelle idee c'è un nuovo portiere, che non necessariamente porterà alla separazione con Reina durante quest'estate - la decisione ora spetta al giocatore, al quale non mancano le proposte - ma rende complicato ragionare a lungo termine insieme allo spagnolo. Gli screzi con De Laurentiis in seguito alla cena di fine anno hanno reso l'aria un po' più pesante tra le parti, ma le valutazioni su Pepe andavano avanti già da qualche mese.
Quella che si è conclusa è stata la peggiore delle tre stagioni di Reina con la maglia del Napoli.

Tante, troppe le incertezze pagate a caro prezzo (soprattutto nella prima parte dell'annata), per un saldo che resta negativo anche mettendo sul piatto della bilancia le parate che sono valse punti pesanti. Una su tutte? Quella contro la Roma, celebrata persino da una figurina Panini.

Reina è stato l'undicesimo portiere della Serie A per percentuale di parate (il rapporto tra tiri nello specchio ricevuti e interventi riusciti). Un dato che lo colloca lontano dai migliori e in particolare da Wojciech Szczesny, il primo nome sulla lista di Giuntoli. I sei punti percentuali di differenza, proiettati su una stagione, corrispondono a circa cinque-sei goal di scarto. Quelli che in un finale di campionato così tirato avrebbero fatto comodo al Napoli.

Nonostante la tanto bistrattata fase difensiva, migliorabile ma non esattamente da buttare, soltanto la Juventus ha concesso più tiri in porta del Napoli nell'ultima Serie A. Uno sforzo non capitalizzato a dovere anche a causa di un portiere non sempre efficace. Paradossalmente a Sarri sarebbe servito il Reina del primo anno in azzurro, il migliore mai visto in Italia con una percentuale di parate del 78.5%.

Poi c'è quello che i numeri non raccontano. Il carisma di Reina, il suo peso nel gruppo azzurro, dentro e fuori dal campo. Il suo essere leader, rimpianto per tutta l'infausta stagione 2014/15, su cui Maurizio Sarri si è espresso così al Corriere dello Sport: "Reina è fondamentale per il Napoli, lo è anche nel modo di pensare: è un uomo fedele, che sposa l’allenatore, e questo sentimento Pepe lo porta con sé nello spogliatoio".

Il disegno del Napoli tiene conto di tutto questo: confermare Reina per un altro anno, ma senza rinnovo, e contestualmente alzare l'asticella con l'innesto di un nuovo portiere. Migliorare una squadra già competitiva passa anche da scelte delicate, come mettere in discussione uno dei giocatori più rappresentativi. La palla, ora, passa tra i guanti di Pepe.

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