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GIOVEDÌ 27 FEBBRAIO 2020 - INTERVISTE

MULLER: “IL BAYERN UN PO’ COME IL FAR WEST DOPO GUARDIOLA”


L'attacco indiretto del veterano dei ‘Roten’ ad Ancelotti e Kovac


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Bleacherreport.com

Thomas Muller, veterano del Bayern Monaco, ha dichiarato che subito dopo l’addio di Pep Guardiola nel 2016 il club era ‘un po’ come il Far West"

I tedeschi hanno vinto un triplete in Germania ed in Europa nel 2013, con Jupp Heynckes, autentica leggenda tedesca, mentre Guardiola ha portato il club a vincere tre volte la Bundesliga prima del suo addio nel 2016.

Muller— che entrò nell’accademia del Bayern nel lontano 2000 e non ha mai rappresentato nessun altro club a livello professionale - ha rilasciato delle dichiarazioni dirette ed inequivocabili a The Athletic.

"Per il mio gioco, la struttura è super importante. Deve essere come un ingranaggio ed io mi vedo come un pezzo di quest’ingranaggio. Posso gettare le mie qualità e caratteristiche di gioco nel miscelatore e posso aiutare la squadra a migliorarsi. Non sarò mai quel giocatore che si prende il pallone dall’area e se ne va per conto suo.

Quando riusciamo ad avere stabilità, quando siamo nel pieno controllo della manovra e del gioco, trovo più facile avere un impatto positivo. E questa cosa non eravamo più in grado di farla negli anni dopo l’addio di Pep. A volte era un po’ come il Far West. .
Il controllo che eravamo riusciti ad acquisire noi del Bayern era andato. La sensazione era che poteva accadere di tutto e forse così era anche più divertente per gli spettatori”.

Nel dicembre del 2015 fu confermato che sarebbe stato Carlo Ancelotti il tecnico incaricato a prendere l’eredità che sarebbe stata lasciata da Guardiola l’anno dopo. E se Carlo durò una sola stagione, perché fu esonerato nel settembre del 2017, con il subentrante Heynckes ad interim, dimostrandosi molto capace (la quarta magia da tecnico).

Poi fu nominato nuovo allenatore del Bayern Niko Kovac, era l’estate del 2018. Di nuovo, durò una sola stagione e lasciò l’incarico con decisione consensuale a novembre del 2019, con Hans-Dieter Flick pronto a prendere il suo posto.

E Rummenigge ha dichiarato a Kicker che la squadra sta beneficiando del ‘possesso palla finalizzato all’attacco’, un tipo di calcio all’antica con Flick al comando.

E Muller in particolare ha beneficiato dell’arrivo di Flick, segnando 7 gol e mettendo a segno 11 assist in 17 presenze da quando l’ex assistente di Kovac aveva assunto la guida tecnica.

Muller era meno incisivo sotto la guida di Kovac ed era stato coinvolto in azioni da gol soltanto 4 volte nelle sue 10 presenze in questa stagione. Sono suoi i primi dei quattro gol rifilati al Colonia nel 4-1 di metà febbraio.

Muller simpatizzava con coloro che trovavano noiosa la supremazia domestica ai tempi di Guardiola, ma ha aggiunto: "Capisco perché alcuni hanno trovato noiosa la nostra estrema supremazia casalinga con Guardiola, intanto però, quella sorta di controllo totale non può essere riprodotta con la carta carbone. Infatti non si può dire: ‘Hanno imparato tutta quella roba con Pep e non devono far altro che continuare a giocare così’. Non è quello il punto. Bisogna lavorarci su ogni singolo giorno”.

Muller si è rifiutato di fare paragoni tra I tecnici, intanto però è chiaro ed evidente che con Ancelotti e con Kovac c’è stata meno stabilità.

Flick, 55 anni, ha aiutato il Bayern a riprendersi quella posizione dominante in Bundesliga, con il Lipsia attualmente in testa per un solo punto. Hanno anche vinto tutte e sei le gare del girone di Champions League.

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