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VENERDÌ 16 FEBBRAIO 2024 - CONFERENZA STAMPA

MAZZARRI IN CONFERENZA: “CON 45 PUNTI IN PALIO, 7 SI POSSONO ANCORA RECUPERARE; OGGI VALUTERÒ OSIMHEN. TRAORÉ, È GIUNTO IL MOMENTO DI PROVARLO”


Il tecnico azzurro ha parlato in conferenza stampa


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews

Walter Mazzarri ha tenuto la sua conferenza stampa alla vigilia di Napoli-Genoa presso il Centro Tecnico Konami di Castel Volturno.

Il 18 febbraio è arrivato, la  rosa è al completo, come aveva detto il presidente, ora è anche tornato Osimhen: lo ha sentito? Domani in campo è una opzione? Poi con la zona Champions che si è allontanata avete in mente una quota, una tabella Champions? 

Di tabelle non ne ho mai fatte in vita mia, c’è da pensare piuttosto di vincere il più possibile. Con 15 partite, 17 in tutto, tutte  importanti conteggiando anche la Champions, avendo tutta la  rosa a disposizione, più o meno, siamo più fiduciosi di fare quelle vittorie  che finora sono mancate. Si può tentare senza tabelle di arrivare il più in alto possibile. 7 punti sono tanti ma dipende anche da quel che possiamo fare noi. Chi ci precede in classifica deve venire a giocare a Napoli, domani avremo lo stadio pieno con il nostro pubblico eccezionale e cercheremo di fare del nostro meglio. Osimhen  rientra, l’ho sempre sentito a telefono, di continuo. Con lui ho anche un contatto personale anche in Coppa d’Africa:  quando arriva ci parlo e vedo se sarà a disposizione per qualcosa anche per la panchina. Vediamo come sta, voglio capire come starà. Arriverà per l’allenamento pomeridiano, quindi dopo di voi.

Con la fine di questa emergenza: che tipo di modulo di gioco, di identità avrà il Napoli? A 4 in difesa come nel 4 3 3 poi passati a tre per emergenza? Vedremo un Napoli camaleontico?

Le ultime teorie di Coverciano degli innovatori lo dicono: se guardate agli altri allenatori questi per non dare vantaggio agli avversari cambiano il loro modulo di settimana in settimana. Se ricordate l’ultima conferenza l’ho fatto presente. La squadra ha assimilato 3 moduli. Kvara è un grande giocatore e ultimamente, anzi già dalle ultime partite dell’anno scorso aveva difficoltà a smarcarsi dai due e tre avversari che lo marcavano. E il leit motiv vostro era sul cambio di posizione di Kvara: l’ho fatto e i risultati sono stati ottimi in casa, anzi, per me è andato bene anche a Milano dove gli è mancato solo il gol. La squadra ha assimilato tre moduli e questo è un vantaggio, il poter cambiare anche nel corso della partita se i ragazzi si sentono pronti per farlo. Domani non vi dirò come partiremo ma se non giocheremo in un modo lo faremo in un altro. Sulle ultime prestazioni: a parte il grandissimo errore di Milano avevamo secondo me fatto un’ottima partita e almeno non avevamo giocato peggio del Milan. Abbiamo preso anche un palo con Simeone, andando bene anche col primo oltre che col secondo modulo. Questa almeno è la  mia opinione.

Come si recuperano 7 punti?

Vincendo le partite e sperando gli altri non vincano quanto noi. Sono abituato a parlare coi giocatori e a preparare sempre la partita successiva. Ad esempio Bologna, Atalanta devon venire  a giocare qua, quando avevamo la squadra al completo abbiamo anche vinto a Bergamo. È possibile vincere con queste squadre  e vincere ancora in trasferta. Se riusciremo a essere più completi e bravi a livello offensivo e più ordinati in difesa i 7 punti si possono recuperare. Con 45 punti in palio si può. Se non ci riusciremo almeno ci avremo provato, faremo di tutto per arrivare quarti ve lo dico serenamente senza promesse. Siamo in grado di provarci forse di non riuscirci. I ragazzi si devono assumere però le loro responsabilità  come faccio io.

Un giocatore che ha fatto tutte le  partite in Coppa d’Africa per 90 minuti,  reduce da un viaggio non particolarmente faticoso dovrebbe essere in dubbio per domani? È giunto il momento che la squadra si assuma le sue responsabilità da campione d’Italia come sta succedendo ora?

Da come conosco i ragazzi ci soffrono per quel che sta succedendo, mi sembra di averlo già detto dopo di me. Io ci parlo e gli faccio capire che tutte le partite sono finali, alcune andranno male, certo, ma se voi pensate che i giocatori che avevo a disposizione a Bergamo poi non ho avuto più Olivera e Elmas ma a Bergamo eravamo partiti bene poi abbiamo sofferto. Alcune partite le abbiamo sbagliate, a Torino è stata solo colpa mia, una partita completamente sbagliata e ho chiesto scusa per quello. Poi alcune giocate, alcune volte gli episodi ci sono andati male. Osimhen arriva e l’ultima volta è arrivato v spappolato scusate il termine nudo e crudo, poi si son allenati, lui viene da 3 giorni di viaggio, non lo scuso e non lo accuso. I viaggi continui non aiutano e stancano, lui è arrivato tardi ieri e non è in condizione poi non ho detto che non sarà convocato, devo solo parlarci. È un fuoriclasse ma va anche rispettato chi si allena tutti i giorni e i suoi compagni. Vanno fatte valutazioni.

No alle tabelle ha detto ma poi dopo dopo il Genoa ci saranno 2 squadre  meno forti da affrontare, può essere questo il momento decisivo per la rimonta?

Il Genoa ha giocatori importanti, poi tutte le partite sono difficili, il Genoa ha giocatori in forma e la partita sarà delicata e difficile. Pensiamone  una alla volta. A parte dove abbiamo sbagliato col Monza con squadre  di un certo livello, soffrendo, siamo riusciti a fare nostri i risultati. Il pubblico è stato sempre eccezionale e chiedo ci diano una mano anche domani perché prevedo un’altra partita complicata e difficile. Poi abbiamo un calendario sulla carta alla portata.

Comandano i risultati, dopo Milano il livello delle critiche è aumentato e si sono fatte strada delle voci su una panchina in bilico: come le vive?

Sono 23 anni che alleno e ne ho viste di tutti i  colori che mi può fare questo? Capisco che nel calcio ci sono persone un po’ represse che non riesco a rientrare… qualcosa mi arriva, io chiedo sempre al responsabile della comunicazione e ci parlo, non leggo più i giornali che a volte ti fanno innervosire. Le critiche sane le prendo in considerazione ma capisco quando la critica è giusta per esempio sui cambi, quando una critica parte da premesse di libertà sì, altre volte  mi faccio una risata. Non mi tocca proprio, sono concentrato sui ragazzi e su farli rendere al meglio per le vittorie.

Curiosità su Traorè: come lo ha visto e se c’è la possibilità di vederlo in campo per un provino in vista del Barcellona. 

È cresciuto, ha fatto una mini preparazione perché non era in condizioni di giocare, ora pare abbia accumulato un minutaggio decente, devo valutare se schierarlo dal primo minuto o a gara in corso. Di sicuro non per tutta la partita, al massimo ha 60 minuti ma ora è il momento di provarlo, ci servirà da qui alla fine.

L’alta  qualità e il valore economico dei giocatori, ne sono tanti bravi e valgono ma questo dato stride con la ‘stitichezza’ realizzativa. Cosa si può fare per migliorare la qualità del gioco e sulle palle pulite da fornire agli attaccanti? 

Vero. Mi piacerebbe rivedere insieme a voi le partite col fermo immagine come faccio col presidente e i dirigenti. Mi preoccupa un po’ che a Milano nonostante il forcing finale abbiamo collezionato solo un palo e non abbiamo riempito l’area come prima. Al principio, quando non c’ero ancora io la squadra era lunga, dava l’idea non stesse benissimo neppure atleticamente, ho cercato di fare la squadra compressa in fase passiva attenzione alle ripartenze e in questo ci siamo riusciti. Con le squadre di media classifica abbiamo creato palle gol, col Monza mi brucia il pareggio perché abbiamo avuto occasioni clamorose. In alcune partite come a Milano eravamo pochi in area e non ci sono stati tiri da fuori area, nessuno colpiva di testa, altre volte invece le occasioni sono fioccate, ma non si sono sfruttate. Dipende dalla lucidità. Quando un giocatore non fa gol davanti alla porta è perché è poco lucido. Spero da domani di riuscire a fare quella cinicità e lucidità. Domani vedremo.

A 16 partite della sua gestione in tutte le competizioni si può tracciare un  mini bilancio: come descriverebbe il suo Napoli in termini di filosofia di gioco? Pressare o fraseggiare o giocare sulle seconde palle?

Mi dicono alcuni amici che prima di prender gol a Milano c’era entusiasmo sulla squadra. Preso quel gol maldestro diciamo così, brutto gol, diciamolo, specie per uno come me che ha vissuto la tattica, sono cambiati i giudizi, perché contava il risultato. A parte Torino la squadra non ha mai giocato male. 20 minuti benissimo poi 10 minuti con il sopravvento degli altri. Non so perché siano successe certe cose, a volte faccio autocritica ma non è mai andata malissimo come interpretata la gara. Mai bravi e fortunati a prendere 4-5 punti  in più. Principi: il 4 3 3 non c’era bisogno che lo studiassi l’ anno scorso perché lo studiavo già a Coverciano. Calcio moderno è recuperare palla nel campo avversario. Ho cercato di fare le cose come l’anno scorso anche se son cambiati 6-8 elementi dall’ anno scorso, quindi inutile fare paragoni.

Giocando la Champions qualche punto si perde in campionato e alcuni calciatori possono essere più concentrati. Quanto si è lavorato sull’aspetto mentale per evitare cali di concentrazione?

Non è che vivo coi giocatori. Ci parlo con loro quando poi sei campione d’ Italia sono tutti più concentrati, tutti più assatanati, a  Milano ad esempio. Tutti poi  vengono da noi a fare l’impresa e di questo devono essere coscienti i giocatori. A loro dirò di pensare solo al Genoa e non al Barcellona. Poi devono anche loro, i giocatori, ad esser maturi e rendersi conto che rispetto all’anno scorso facciamo meno punti e che non bisogna sbagliare. Nella  loro testa non ci posso entrare fino in fondo.

Con il mercato sono stati un po’ spostati gli equilibri dei reparti di squadra: l’attacco è migliorato con Ngonge, sulle mezzali abbiamo perso con le partenze di Elmas, Gaetano e con Zielinski fuori lista Champions: Traorè che ci può dare una mano come si può utilizzare, da mediano o mezzala? Come rende in un centrocampo a tre?

Traoré me lo ricordo all’Empoli da ragazzino, poi al Sassuolo ha fatto il salto di qualità poi all’estero giocava poco per via dei problemi. Se  sta bene e ritorna come prima, il suo ruolo è la mezzala sinistra, il ruolo di Zielinski, oppure come gioca Elmas. È  adatto a quel ruolo. Può anche essere trequartista o seconda punta. Ricalca Elmas: se facessimo un 4 3 2 1 sarebbe una seconda punta. Il Napoli di Spalletti giocava con Zielinski, con Anguissa incontrista e Lobotka metodista, Traorè è più vicino ad Elmas e Zielinski.

Zielinski:  quante altre volte lo vedremo in campo e come lo ha visto nello spogliatoio?

Il  ragazzo nello spogliatoio non è cambiato, c’è da capire quanto c’è con la testa. Sappiamo che non ci sarà più e potrebbe aver anche firmato da come leggo. Magari è uscito, si è fermato a Milano… normale non sia concentrato come un anno fa. Valuteremo noi di volta in volta se e come ci servirà.