A cura di: Claudio Donato
Fonte: Napolicalcionews
Si è tenuta a Pietrelcina la conferenza stampa di presentazione della partita che la Nazionale cantanti terrà contro una rappresentativa di amministratori sanniti il 2 dicembre alle 14.30. L'evento, organizzato da UsAcli e Comune di Pietrelicina, ha come finalità l'acquisto di uno scooter per portare i diversamente abili ad accedere ai luoghi di Padre Pio.
La conferenza ha visto la presenza di alcuni cantanti che prenderanno parte all'evento, tra cui Marco Masini e Paolo Belli.
A fare gli onori di casa il sindaco Masone:"La vostra venuta a Pietrelcina ci onora e gratifica. Era facile andare nelle grandi città e avere a disposizione un palcoscenico importante per raccogliere fondi. Venire in un borgo come Pietrelcina significa donarsi alle piccole comunità. Il messaggio al quale ambisce il Santo è quello della solidarietà e della vicinanza a Dio. La presenza della Nazionale è la testimonianza di un percorso che vuole dimostrare la vicinanza agli altri attraverso la carità, ma con la dedizione costante, attraverso un percorso costruito mano nella mano. I disabili non sono solo quelli seduti su una carrozzella, ma anche le persone anziane, e noi lo diventeremo".
L' ex deputato sannita Costantino Boffa ha sottolineato: "Dobbiamo rendere Pietrelcina accessibile a tutti. Ogni volta che si viene qui si pensa di essere venuti in Puglia. Bisogna far capire che Pietrelcina non è un paesino in provincia di Puglia"'.
Padre Fortunato precisa: "Padre Pio rappresenta una realtà molto diffusa come la sofferenza. Lui ha cercato di unire sofferenza e amore che significano gioia. Padre Pio a volte rimproverava perché non si voleva prendere coscienza della propria realtà".
Paolo Belli si è soffermato sulla spiritualità di questo paese: "Non so se sono all'altezza di essere il presidente di questa nazionale. Stavolta parlerò a titolo personale. Vengo dalla scuola di Morandi-Mogol, i quali ci hanno insegnato che il gruppo è sempre importantissimo. Noi della nazionale cantanti siamo molto egocentrici. Siamo un gruppo che predica bene e deve razzolare meglio. La prima cosa che dobbiamo fare sono i ritiri, che oltre a cementare il gruppo comprendono un microcosmo che ci aiuta a capire come stanno le cose. Quando ci è stata proposta Pietrelcina è scattata la mia storia personale. Ho detto che questo era il luogo perfetto per me. Immaginavo tante cose ma non fino a questo punto. Ho girato in questo paese e ho avvertito una vibrazione che ti fa capire chi sei, dove vai, perché stai sbagliando e tante altre cose. C'è una forte spiritualità e vi ringrazio per averci accolto, ma aggiungo che ritorneremo".
Marco Masini, invece, nelle vesti di direttore tecnico, afferma che: "Sono arrivato qui da poco e non ho avuto ancora la possibilità di visitare il paese come ha fatto Paolo, ma avrò il modo di farlo. Nel corso degli anni - continua Marco - il mio ruolo nella nazionale è cambiato. Sono stato lontano fisicamente, ma mai con il cuore. La solidarietà per noi è sempre stata una meta importante. È qualcosa che ti fa bene perché torni a casa convinto di aver compiuto qualcosa d'importante. Il fatto di essermi dedicato da pochi mesi alla parte tecnica non ha frenato il mio amore per il calcio. Credo si possa imparare tanto dai giovani. Questo è un gruppo che rispetta il valore dello stare insieme. Sono onorato di cominciare un percorso insieme a loro e dare il mio contributo, anche da un punto di vista umano. Da calciatore in questa nazionale ho fatto parte per 18 anni. Spero di poterne fare altrettanti da direttore sportivo".
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