Sesto successo nelle ultime 7 gare, il terzo consecutivo tra capionato e coppa Italia, 5a gara esterna vinta nella gestione Gattuso. Non sarà bello da vedere, ma almeno stavolta il Napoli è concreto. Poche azioni, quelle che bastano per portare a casa altri tre punti preziosi per la classifica.
Quello di Gattuso è ormai un Napoli che si è levato lo smoking per indossare la tuta. Non è più bello come quello che ha incantato l'Italia nei 3 anni sarriani, e molto probabilmente non lo sarà più, ma è un Napoli che sta pian pianino ritrovando una filosofia di gioco, una identità smarrita nell'ultimo anno mezzo nefasto dell'era ancelottiana.
C'è ancora molto da fare, questo Gattuso lo sa benissimo. La squadra mostra ancora dei segni di fragilità mentale, che anche a Brescia dopo lo svantaggio si sono palesati. Ma nel contesto difficile in cui si è trovato il tecnico calabrese è già tanto essere riusciti a ritrovare il feeling con la vittoria. In una stagione con tanti problemi, e dove mancano poco più di tre mesi alla fine, l'unica cosa che conta è arrivare più in alto possibile. Non importa come.
Gattuso non è ancora certo al 100% della sua conferma e si giocherà molto il suo futuro nelle prossime gare, in primis la semifinale di ritorno di Coppa Italia, il vero obiettivo stagionale, il Barcellona fa storia a se. Ma intanto la squadra lo segue, a tratti gioca e vince. E intanto anche la zona Europa, tra mille difficoltà, è stata agganciata. Questo è un altro tassello che va a suo favore, ma non basta e non può bastare per una squadra dal tasso qualitativo così alto e che ad inizio stagione era partita per ben altri obiettivi.