A cura di: Maria Villani
Fonte: Calcio e Finanza
«La Società Sportiva Calcio Napoli da sempre rispetta le regole e la legge. Attende con fiducia l’esito dell’appello credendo fermamente nella Giustizia». Con queste poche righe il club ha commentato nella serata di ieri la punizione inflitta dal Giudice Sportivo per la mancata disputa della sfida con la Juventus.
De Laurentiis non ha parlato, ma prepara la sua battaglia legale. Se sarà necessario, il patron dei partenopei – scrive Repubblica – è pronto a trasferirsi anche nei tribunali civili. Il club azzurro presenterà ricorso d’urgenza contro la sentenza, rivolgendosi alla Corte d’Appello Federale per cancellare sconfitta a tavolino e penalizzazione in classifica. Sono pronti inoltre gli eventuali passaggi successivi: a Coni e Tar.
I legali di De Laurentiis stanno già studiando le sette pagine della sentenza di primo grado del Giudice Sportivo, in cui vengono confutate le «cause di forza maggiore» addotte dal Napoli per motivare la mancata partenza della squadra per Torino.
Secondo Mastrandrea il divieto esplicito della Asl di mettersi in viaggio era arrivato solo alle 14.13 di domenica 4 ottobre, quando ormai Gattuso e i giocatori non avevano più il tempo per salire su un volo charter (disdetto la sera prima) e presentarsi alle 20.45 allo Juventus Stadium per la partita.
Il Napoli negherà di aver scelto autonomamente di non partire per Torino. L’isolamento era stato infatti imposto dalla Asl a Gattuso e ai giocatori il giorno prima della partita con la Juve. E la quarantena domiciliare escludeva già di per sé la possibilità degli azzurri di mettersi in viaggio, secondo De Laurentiis.
Il successivo provvedimento della autorità sanitaria locale, dunque, era arrivato domenica pomeriggio solo come risposta alla richiesta più esplicita di chiarimenti da parte del club: su questo punto verterà la battaglia legale.
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