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LUNEDÌ 4 SETTEMBRE 2017 - NAZIONALE

ITALIA, VENTURA DIFENDE INSIGNE: "LA 10 UN SUO DESIDERIO. E' UN NUMERO IMPORTANTE"


Il c.t parla in conferenza stampa dopo la disastrosa prova contro la Spagna


 
     
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A cura di: Gennaro Di Giovanni
Fonte: Napolicalcionews

Alla vigilia della gara contro l'Israele, Gianpiero Ventura, bersagliato dalle critiche dopo la lezione subita dalla Spagna, prova a rialzare la china:

"La sconfitta con la Spagna? "Quando è uscito il girone e non sapevamo di non essere testa di serie eravamo consapevoli di poter arrivare alle spalle della Spagna. Contro di noi sono stati più bravi ma come lo siamo stati noi ad arrivare a pari punti. Adesso ci aspettano probabilmente i playoff in caso di vittoria contro Israele. Non pensiamo neanche ad una mancata qualificazione".

Che risposta mi aspetto domani? "Riprendere il cammino fatto prima di Madrid. E' stata una serata non facile, contro una squadra di grande qualità e convinzione nei propri mezzi. Adesso dobbiamo pensare a staccare il biglietto per i playoff".

Le critiche? "Non credo che ci sia stato un ct che non è stato colpito dalle critiche. Quelle costruttive servono anche per migliorare".

Un cambio di modulo? "Abbiamo la possibilità di fare delle scelte, di volta in volta, in base alle caratteristiche dei nostri giocatori".

4-2-4 solo contro squadre più deboli? "La Spagna ci ha insegnato tante cose, a me soprattutto. Io non mi fisserei su un modulo ma in linea generale si può fare questo tipo di ragionamento. Abbiamo la possibilità di giocare in più modi e lo abbiamo dimostrato. Dobbiamo continuare a crescere, lavorando su tutte le situazioni. Noi siamo però gli stessi di prima del match del Bernabeu. A Madrid è stata solo una tappa".

Le critiche esagerate? "Il nostro problema è quello evidenziato da Tavecchio, ovvero qualificarci per il Mondiale. Tutto il resto va accettato con l'idea di crescere".

Il 10 ad Insigne? "Non vorrei togliere enfasi. E' un numero importante della Nazionale e un desiderio di Lorenzo che ha chiesto di poterla vestire".

Cosa serve per fare bene al Mondiale? "Ci sono squadre che sono di buon livello, che attraverso il lavoro possono colmare il gap con quelle formazioni che sono di livello maggiore. Il primo impegno contro la Francia della mia gestione è stato inficiato dal problema fisico, lo stesso probabilmente è successo contro la Spagna anche se probabilmente avremmo perso comunque. Con un po' di lavoro in più alle spalle al Mondiale sono convinto che contro di loro faremmo una figura diversa".

Le possibili manifestazioni di parte della tifoseria italiana contro le politiche israeliane? "Spero che sia una serata di sport e basta. A questo penso e spero non accada nulla".

Il gruppo sta dando il massimo? "Finora mi ha dato più di quanto mi aspettassi. La partecipazione è stata assoluta, anche da chi non aveva mai lavorato con me prima. Se in questi anni abbiamo avuto dei risultati positivi è stato perché c'è stata massima disponibilità".

Israele? "Quando ci hanno affrontato ci hanno messo in difficoltà e avrei preferito affrontarli dopo una vittoria. Anche noi però non abbiamo vinto nell'incontro precedente".

Cosa abbiamo imparato dal doppio scontro con la Spagna? "Sono state diverse. Quella dell'altro giorni ci ha detto che dobbiamo crescere ancora in prospettiva futura. Per noi la gara del Bernabeu deve essere un punto di partenza".