TORNA IN HOMESOCIETA'SQUADRASTAGIONECalciomercatoSTATISTICHECONTATTI



LUNEDÌ 1 MAGGIO 2017 - IL MATTINO

INTER-NAPOLI, LE PAGELLE DI CARRATELLI


Insigne è super, Koulibaly è un muro


 
     
0


A cura di: Redazione
Fonte: Il Mattino

6,5 REINA
Cento partite per me posson bastare. Sono 100 le partite col Napoli. Centesima da festeggiare con una grande vittoria. Hola, Pepe! Primo tempo da spettatore (facile sul tiro centrale di Candreva), quattro lanci millimetrici per le punte. Para un tiro centrale di Perisic. Ruba da giocoliere un pallone a Eder. Undici partite senza prendere gol (sei in casa, cinque fuori).
 
6,5 HYSAJ
Non c’è Perisic, il croato che porta male (piere ‘e seccia). Deve vedersela con Eder che arretra a centrocampo (Inter 4-4-1-1) e può attaccare. Efficace in difesa, meno brillante quando va avanti. Azzarda una gran fuga da attaccante centrale e Medel lo ferma. Entra Perisic e scatta l’allarme. Ma Hysaj è sul pezzo, come suol dirsi. E a Perisic concede poco, quasi nulla.
 
7 ALBIOL
L’irrinunciabile architetto della difesa. I centrali azzurri hanno libertà di impostare. Alterna lanci calibrati a impostazioni di gioco palla a terra. Abile nell’anticipo, ma è poco impegnato nella fase difensiva. Così può giocare da regista arretrato. A centrocampo impone la sua classe. Avanza, guarda e allunga la palla con precisione. Nel finale spazza via la palla difendendo la vittoria.
 
7,5 KOULIBALY
Il mio amore è nato a Malaga, cantava Bongusto. Il mio onore è nato a Napoli, canta Koulibaly. Patto d’onore. Da Napoli non si muove. Non si muove Icardi (la Mano Nara) sotto i suoi artigli. Non gli dà spazio, lo pressa, lo anticipo, lo sovrasta. Partita grandiosa. Arretra nel finale per battere palloni più lontano possibile. Ammonito, salterà il Cagliari (era diffidato)
 
6,5 GHOULAM

Riprende il suo posto per attaccare la fascia e costringe Candreva a recuperare, lontano dalla porta azzurra. Era la precisa consegna di Sarri. Nella partita a lume di Candreva, impone una maggiore iniziativa lasciando all’avversario un paio di cross. Si propone continuamente in avanti costringendo Insigne ad un gran lavoro di copertura. Nel finale arretra e difende.
 
7 ZIELINSKI
Ruba il posto ad Allan per una più efficace spinta offensiva. Incontenibile, un martirio per Brozovic. Lanci ficcanti sotto la porta di Handanovic. Strappi sontuosi. Fantastico controllo palla in corsa. Trascina la squadra più di Hamsik. Dà tutto per un’ora, paga lo sforzo e deve lasciare il campo a Rog. Splendido.
 
6,5 DIAWARA
Rifiata Jorginho e gioca il ragazzo della Guinea. Palleggio elegante, tackle vincenti, una palla di lusso soffiata a Joao Mario (ciao Mario!). Senso eccelso della posizione così non sembra mai in affanno. Più grinta ed energia nella ripresa per soffocare l’iniziativa dell’Inter tenuta in corsa dal minimo vantaggio azzurro.
 
6 HAMSIK
Punta la porta, cerca il tiro. Con un tuffo acrobatico manda alta la palla crossata da Callejon (25’). Grande dispendio di energia per coprire il centrocampo sui contrattacchi dell’Inter che parte centralmente con Candreva. Da mezzala a mediano, gran lavoro che gli toglie lucidità. Stremato, lascia il posto ad Allan (72’).
 
7,5 CALLEJON
Callejon-carillon. Sul cross di Insigne, Nagatomo gli regala la palla del vantaggio. Ed è un gol mica facile, da posizione molto defilata. Sono sette le reti su 11 segnate in trasferta (campionato). Punisce nuovamente l’Inter dopo la “doppietta” di tre anni fa. Solito gran lavoro in copertura, molto brillante nei guizzi offensivi.
 
7,5 MERTENS
Niente di nueve sotto il sole. E’ Satanello, è Furfantino. E’ il figlio di Diabolik che impegna tutta la difesa interista e con un gran pallonetto scheggia il palo lungo (34’). Rincorre ogni pallone e ogni avversario. Una partita tutta di corsa, pressing, spunti offensivi costringendo Handanovic a uscite basse e disperate.
 
8 INSIGNE
Una grandissima partita da attaccante, regista, difensore. Con D’Ambrosio duello tutto napoletano. A San Siro mai segnato all’Inter che lo scartò: troppo piccolo. Lorenzo da Rabbia. Copre (e se ne lamenta) per Ghoulam costantemente alto. Quattro grandi conclusioni, una di tacco (!) sventata da Handanovic.
 
6,5 ROG
Entra per Zielinski (63’) col polacco allo stremo dopo un grandissimo primo tempo. Grinta spianata, palloni recuperati. Gioca sulla sinistra e impegna Handanovic sull’assist di Mertens (67’). Non molla un pallone. Ha forza (si fa ammonire) e visione di gioco. Spinge da mezz’ala cercando Insigne. Un giovane che sembra un veterano.
 
6 ALLAN
Sarri vede Hamsik provato da una partita dispendiosa e lo sostituisce con Allan (72’). Il mediano tuttofare spazia su tutto il fronte del centrocampo. Per troppa foga manca il passaggio finale a Mertens in una delle tante occasioni del Napoli di raddoppiare (77’). Corsa e pressing. Dà un contributo concreto nel finale di sacrificio.
 
6,5 MILIK
Mertens ha dato tutto e di più ed entra il corazziere polacco (80’). Prende un fallaccio da Andreolli, resta in piedi. Gioca di sponda e detta la profondità. Sembra totalmente recuperato. Forte e agile. Batte sulla barriera una punizione dai trenta metri. Sfida e impegna Handanovic negli ultimissimi minuti del recupero.   
 
7 SARRI
Indovina chi viene a Cina (dove sta Za-Zhang, bellezza mia). Roma chiama, Milano risponde, Napoli gode. Alla Scala del calcio Sarri sale sulla scala a Pioli. Con Ghoulam e Zielinski (più Diawara) schiera una squadra più fresca e offensiva. Primo tempo dominato. Classe per 45 minuti, sacrificio nella ripresa non riuscendo a chiudere la gara. Una grande dimostrazione di tecnica e forza resistendo sino al 93’ sul minimo vantaggio. Fa le sostituzioni opportune richiamando gli azzurri più provati (Zielinki, Hamskik, Mertens). Un punto dal secondo posto. Grazie Roma che ci fai sognare ancora. Finale di campionato da sogno.