A cura di: Redazione
Fonte: Il Mattino
Cinquantasette e non sentirle: Insigne riprende stasera contro il Milan le sue sane abitudini dopo essere rimasto a guardare con l'Italia contro la Svezia al Meazza. Una continuità incredibile di rendimento, Lorenzo gioca titolare da più di un anno, precisamente dal 26 ottobre 2016 contro l'Empoli, e da allora non si è più fermato. Rituffarsi in campo da protagonista con il Napoli è il modo migliore per cancellare l'amarezza del sogno mondiale sfumato a inizio settimana.
Il Milan è la sua vittima preferita, già cinque i gol messi a segno da Insigne contro i rossoneri: colpi ad effetto tirati fuori soprattutto al Meazza (dove ha segnato tre reti in occasione di due successi degli azzurri) ma anche al San Paolo (dove di reti ne ha realizzate due in altrettanti pareggi del Napoli).
Da un azzurro all'altro, dalla delusione per la mancata qualificazione con l'Italia ai Mondiali di Russia 2018 alla voglia matta di riprendere la corsa scudetto con il suo Napoli. «Abbiamo voglia di altri risultati importanti perché stiamo lottando per un grande obiettivo», ha detto in questi giorni Insigne aggiungendo: «Meno male che ora ci sono le due partite con il Milan e lo Shakhtar, saranno d'aiuto per tornare forte fisicamente e mentalmente».
Insigne è ormai al centro del Napoli, nel senso che è decisivo nel gioco di Sarri: attacca e difende, sulla fascia sinistra fa sempre la differenza. L'avversario più temuto da Montella: dal suo lato dovrebbe esserci Musacchio dopo che in settimana era stato provato anche Bonucci (l'argentino sarà aiutato in copertura da Borini). Il pericolo pubblico numero uno: Lorenzo è visto così in casa rossonera. Dal suo piede infatti partono sempre le iniziative più pericolose degli azzurri, è lui l'uomo assist, quello che mette Mertens e gli altri in condizione di segnare, quello che trova ad occhi chiusi Callejon sul secondo palo. Quattro assist, il migliore del Napoli per numeri di passaggi vincenti, anche se dopo una grande partenza si è fermato (l'ultimo lo ha disegnato al San Paolo nel derby con il Benevento).
Leggermente indietro invece come numero di gol: Lorenzo finora in campionato ne ha segnati soltanto tre, ai quali però vanno aggiunti i tre realizzati in Champions League.
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