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VENERDÌ 2 MARZO 2018 - EDITORIALE

IL "SINDACO" DI NAPOLI


Il gesto di Mertens rivela la parte sana e pulita del calcio


 
     
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A cura di: Domenico Fontanella
Fonte: Napolicalcionews.it

Alla notizia dell'iniziativa di Mertens di portare pizze ai senzatetto, a molti è sembrato di vivere qualche scena tratta da "i miserabili" di Victor Hugo. L'asso belga mostra, ancora una volta, di avere un cuore d'oro che, per fortuna, neanche i soldi e il successo sono riusciti a scalfire. In un mondo in cui i beniamini degli stadi si segnalano perlopiù per i capricci da ricconi, un gesto del genere merita le prime pagine dei giornali. Come Jean Valjean, che una volta stanziatosi a Montreuil-sur-Mer riesce, attraverso i suoi gesti di bontà e di carità verso i "miserabili", a farsi amare dagli abitanti della cittadina fino al punto di diventarne sindaco, così Mertens, dopo essere entrato nel cuore dei napoletani per le sue prodezze calcistiche, ha finito per diventare idealmente "il sindaco" di Napoli grazie al suo immenso e generoso cuore. D'Altronde - come già avevamo avuto modo di dire in un precedente articolo (clicca qui)- a chi gioca nel Napoli non si chiede soltanto di dare spettacolo, ma di difendere la città, di sposare un'idea di vita, caricandosi sulle spalle anni e anni di storia e la responsabilità di tradurre i successi sportivi in occasioni di rivalsa sociale, in successi politici. Non è da tutti. È solo per chi ha coraggio e cuore, che al belga sicuramente non mancano. Il resto lo fa la città, che nonostante le sue mille contraddizioni, conserva la sua vocazione di città dell'amore dove, secondo la versione di Socrate (narrata nel "Simposio" di Platone), la povertà (la dea Penia) e l'arte di arrangiarsi (il dio Poros) si congiungono (durante i festeggiamenti per la nascita di Afrodite) dando i natali al dio Amore.