A cura di: Maria Villani
Fonte: Il Mattino
Arriva un momento in cui certi conti vanno fatti, sebbene logica e scaramanzia pretenderebbero di rimandarli come le cambiali: ebbene Arek Milik ha fatto gol anche nella sua prima gara di campionato, confermando quello che di buono aveva fatto nella varie amichevoli. Già, un gol alla Lazio. Ma dov'è la novità? Lui inizia le stagioni con la maglia azzurra sempre così, tra fuochi d'artificio: due gol al Milan nell'esordio dal primo minuto nella stagione 2016/17 (era la seconda giornata), un gol all'Hellas Verona nel match inaugurale dello scorso campionato. L'uomo che corre, cioè Milik, non è solo un formidabile e modernissimo attaccante. È anche, a suo modo, un segno dei tempi. Frenesia, tecnica, efficientismo dinamico, ansia di prestazione: tutto questo fa tendenza, ma fa anche rendimento. Quelli che lo conoscono bene, dicono che abbia un carattere di ferro. D'altronde, provate voi a rialzarvi dopo due legamenti rotti in meno di un anno. Per essere pronto, Milik ha anche rinunciato a qualche giorno di ferie post-mondiale. Per correre pure da fermo, durante i mesi di infortunio, si è fatto costruire una palestra in casa.
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