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MERCOLEDÌ 13 DICEMBRE 2017 - STAMPA

GHOULAM, DICHIARAZIONE D'AMORE: «MAI PENSATO DI ANDARE VIA»


«La squadra sta dando il massimo»


 
     
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A cura di: Redazione
Fonte: Il Mattino

Ha sognato lo stesso sogno dei suoi dieci fratelli: «Giocare nello stadio di Maradona». Era quello che voleva, era quello per cui ha lottato. «Sono rimasto per quella cosa lì (lo scudetto, ndr): Napoli mi ha dato tutto, mi ha trasformato, mi ha persino fatto diventare scaramantico. I tifosi non vogliono che si dica quella parola e io non la dico». Trentanove giorni dopo la rottura del crociato, Ghoulam torna a Villa Stuart, dal professor Mariani, per la visita che accerta che tutto procede secondo i piani. Forse anche meglio. Un finale di anno dove le onde del suo destino, piene di curve, sembrano disegnate da Gaudì.

Ghoulam, il Napoli è in calo dal 30' del primo tempo della gara col City. Le dice qualcosa questo momento?
«È quando mi sono fatto male, è quando ho sentito un dolore dietro la coscia e ho capito che non era una cosa di poco conto. Ma non è così. È solo un momento no. È successo semplicemente che noi eravamo convinti di poter battere il Manchester, di poter riuscire a superare il turno e che quel ko in casa ha avuto un certo effetto sulle nostre prestazioni».

Dice Sarri che il preliminare con il Nizza sta condizionando le prestazioni di questo ultimo periodo.
«È vero, ma io vedo una squadra che sta dando il massimo e che è solo poco fortunata. Anche con la Fiorentina, non mi è sembrato un Napoli in difficoltà. Nel corso di una stagione così lunga è inevitabile poter vivere un momento come questo. Non mi sembra un dramma».

Non è che i suoi compagni sono un po' stanchi?
«Può darsi. Si gioca tanto, in mezzo ci sono state pure le gare con le nazionali. Insomma, non è facile recuperare le energie ogni volta, servirebbe allenarsi ma tempo non ce ne sta mai».

Con che spirito affrontate la retrocessione dalla Champions all'Europa League?
«Noi abbiamo ormai una mentalità chiara: ogni volta che scendiamo in campo lo facciamo per vincere. Perché si diventa grandi solo in questo modo, dando sempre il massimo. Non snobbiamo nulla, perché tutte le volte che lo abbiamo fatto in passato abbiamo rimediato brutte figure. E per crescere noi affronteremo il Lipsia come se fosse una finale. Anche se è solo il sedicesimo di Europa League».

È davvero lei il più forte esterno sinistro d'Europa?
«Il mister lo dice perché sa di farmi contento. Io devo tanto a lui come devo tanto a Benitez perché Rafa mi ha scelto e mi ha portato qui. Il tecnico spagnolo mi ha liberato, mi ha insegnato a fare la fase offensiva, Sarri mi ha disciplinato tatticamente in quella difensiva. Se sono diventato il giocatore che vedete lo devo a loro due. Ma non solo...».

E anche a chi?
«Beh, giocare in un settore di campo dove c'è uno come Lorenzo Insigne e un altro come Marek Hamsik renderebbe la vita una favola a chiunque. Come lo ha reso a me».