A cura di: Mary Cesaro
Fonte: napolicalcionews.it
L'edizione odierna della 'Gazzetta dello Sport' analizza la prestazione degli azzurri, evidenziando le difficoltà emerse. La rosea punta il dito contro Insigne e Jorginho: "Non è un trequartista, fatica da play unico: o gioca mezzala o da doppio centrale, ma serve un guardaspalle che non sia statico. Se è al centro del progetto, bisogna trovare una soluzione. Nel 4-3-3 la soluzione non è Jorginho, con il quale, prevedibile, zone e competenze finiscono con il sovrapporsi. O si punta sul riciclo centrale (e temporaneo) di Parolo, oppure ci si inventa qualcosa, tipo Cristante. Però il 4-3-3 non l’ha prescritto il medico: se Insigne e Jorginho non sono all’altezza, ci si guarda intorno. Come l’Inter sperimenta la «strana» soluzione Gagliardini-Brozovic più Rafinha, così l’Italia potrebbe tentare la formula a due: Gagliardini o, meglio, Pellegrini accanto a Verratti. Più Cristante trequartista. Un 4-2-3-1 che escluderebbe Insigne. Oppure un ritorno a una più protetta difesa a tre (tipo il 3-4-3 di Conte al Chelsea). Top player? Escluso il quasi pensionato Buffon, non ne abbiamo più. E purtroppo Insigne non è Baggio, Totti, Del Piero, Pirlo. Il suo primo limite è giocar bene solo nel 4-3-3. Il secondo, un dubbio che si sta facendo strada, è che appena l’asticella si alza sono guai. Già la Juve ha incartato il Napoli più volte, e all’estero sono bastati Shakhtar e Lipsia: non stiamo esagerando il valore di giocatori esaltati dal sistema di Sarri, ma contro squadre medie? Se Insigne continua a fallire occasioni, meglio una coppia di esterni tra quantità e qualità, tipo Chiesa-Bernardeschi. In passato abbiamo rinunciato a gente come Mancini..."
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