Non puoi concedere un tempo al Napoli come ha fatto il Sassuolo e pensare di uscire indenne dal San Paolo perché la squadra di Ancelotti ha già la maturità per colpire, aspettare, e poi mandarti ko (finisce 2-0 per gli azzurri). Gli azzurri meritano di essere appena dietro la Juve perché hanno dimostrato di essere un organico forte, nel quale sono già in ventuno ad aver giocato almeno una volta dal primo minuto (stavolta è toccato ad Ounas).
MATURITA' — Dentro dopo l'intervallo Bourabia e Berardi per De Zerbi. Così Boateng è rimasto meno solo e Djuricic si è finalmente reso pericoloso costringendo Ospina ad una parata con i piedi. Il primo pericolo lo aveva però creato di nuovo Ounas, servito dal positivo Malcuit, con un bel sinistro sfilato a fil di palo. Ancelotti ha tolto Diawara, meritevole di doppio giallo, per ripartire con Allan e sfruttare la profondità garantita dal neo entrato Insigne (stuzzicante un pallonetto deviato in angolo da Consigli). Il Sassuolo ha provato a spingere, il Napoli a controllare ma è servito, stavolta sì, il miglior Ospina su un mancino di Berardi al veleno. Azzurri maturi al punto di segnare nel miglior momento degli ospiti: percussione di Hysaj e pennellata di Insigne all'angolino alto, un gol alla Del Piero o alla Lorenzinho, se preferite. Alla Garella, invece, l'intervento di Ospina che nel finale di piede ha impedito a Babacar di accorciare le distanze. Il Sassuolo, che ha chiuso in dieci per l'espulsione affrettata di Rogerio dopo un fallo su Callejon, il gol lo avrebbe meritato come ha meritato la sconfitta.