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MARTEDÌ 25 AGOSTO 2020 - CONFERENZA STAMPA

GATTUSO: “VOGLIAMO PUNTARE AL RITORNO IN CHAMPIONS, MA NON SARÀ FACILE: OCCORRE MIGLIORARE TANTO, ANCHE IN PERSONALITÀ”


Il tecnico azzurro ha parlato in conferenza stampa di presentazione del ritiro del Napoli a Castel di Sangro


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews

Rino Gattuso ha risposto alle domande dei giornalisti durante la conferenza stampa di presentazione del ritiro del Napoli a Castel di Sangro.

Il ritorno a Castel di Sangro dopo quell’Italia-Scozia U21…
Non me lo ricordo, sono passati tanti anni… sono rimasto sorpreso, siamo arrivati ieri e ho visto le strutture, la disponibilità delle persone: è tanta roba. Non pensavo fosse un posto così, con i campi di calcio e albergo vicino è facile allenarsi così, siamo soddisfatti, grazie per come ci trattate.

Oggi avverti più responsabilità rispetto all’ arrivo a Napoli? Ora inizia il lavoro daccapo per riportare la squadra in Champions.

Sono nato responsabile, è uguale per me; se si allena il Napoli si allena una grande squadra. Dobbiamo fare un grandissimo lavoro, migliorare il 7 posto. Non ho paura di nulla, l’obiettivo era dare qualcosa alla squadra. Niente paura, lavorare e pedalare a testa bassa.

Primo allenamento: ad oggi Osimhen e Mertens insieme: si può dire che dalla cintola in su siete più forti?

Hai dimenticato Rrahmani; siam forti. Poi chi partirà o no la domanda la fai al ds. Alleno una squadra forte, giovani che fan parte dei 15 giovani più forti in Europa e non mi preoccupo, alleno, poi le problematiche societarie sono problematiche societarie. Il club ha perso tanto non andando in Champions e devo sentire anche quel che mi dice la società ma son contento e soddisfatto, alleno perché è quello che so far meglio. Se parte qualcuno vedremo.

…la differenza la farà chi perderà meno giocatori: tra alcuni giorni partiranno per le Nazionali, abbiamo solo 10 giorni per preparare la prima partita. È un calcio diverso con una preparazione diversa, non dobbiamo farci trovare impreparati.

Ci racconti Osimhen, il suo profilo ed un cambio di modulo?

Vediamo, proviamo qualcosa di nuovo, è un giocatore che può farci giocare diversamente, verticalizzando di più anche quando gli avversari ci pressano potremmo giocare meno dal basso e giocare 3 contro 3 o 2 contro 2. È uno che attacca bene gli spazi ha forza fisica, ci può dare una gran mano.

Osimhen e Mertens insieme: una variazione per un nuovo sistema gioco per coesistenza tra i due

E Insigne dove lo metti? Lozano? Mica solo loro due. In testa ho qualcosa, ti sei fatto un film… vediamo, in mente abbiamo qualcosa, dobbiamo vedere bene… vedere la coperta ben tirata e coprire bene il letto.

…durante la settimana si lavora, non pettiniamo le bambole, ci vuol senso di appartenenza e voglia di rimanere in un club. Voglio gente motivata e l’asticella deve essere quella, settimana dopo settimana. Nelle 12 partite mi sono arrabbiato tanto e ho rotto le scatole: ero avvelenato dopo una sconfitta, volevo alzare l’asticella lì, dopo le sconfitte. A Barcellona poi la partita l’abbiamo buttata via, abbiamo sbagliato, fatto tantissimi errori, anche errori di personalità. Dobbiamo ricominciare dal primo minuto e non dopo tre schiaffoni presi, va ripartito da qui.

Cosa ti aspetti?

Tanto dai miei giocatori, da me stesso mi aspetto, spero, di non sbroccare, devo lavorare tanto in questo senso. Per cambiare qualcosa devi lavorare tanto e essere lucido. Ecco, devo tendere alla ricerca della lucidità.

A cosa può ambire questo Napoli, che obiettivo può avere?

Sappiamo che è difficile, ma è quello degli ultimi 10 anni ed è l’Europa che conta. Per il valore dei giocatori, per i conti della società e i nostri curriculum occorre puntare la Champions: è quella la casa del Napoli. Dobbiamo puntare su quello, migliorare, lavorare sulla testa, migliorare le nostre prestazioni ed arrivare nei primi 4 con la consapevolezza che in tanti si sono rafforzati per raggiungere lo stesso obiettivo.