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DOMENICA 5 GENNAIO 2020 - CONFERENZA STAMPA

GATTUSO: “CONTRO L’INTER LA PARTITA PERFETTA; VOGLIO VEDERE ENTUSIASMO"


Così il tecnico azzurro in conferenza stampa


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews

Mister Rino Gattuso ha tenuto la sua conferenza stampa alla vigilia di Napoli-Inter. Le sue parole sono state trasmesse da Radio Kiss Kiss Napoli.

Da domani inizia un ciclo terribile: vedremo il suo Napoli come il secondo tempo di Sassuolo?
Non bisogna pensare al ciclo che ci attende ma a preparare la partita, dobbiamo fare una grande prestazione da grande squadra. Affrontiamo una delle squadre più forti a livello fisico e di qualità di gioco: ha inoltre un grande allenatore. Ci vorrà la partita perfetta. Guai se facciamo come a sassuolo. Concentrazione, tenere campo e testa.

In cosa bisogna ancora migliorare?
Su come tener campo, come soffrire: ci sono ancora grandi margini di miglioramento in questa squadra e solo il lavoro ci fa migliorare. Voglio vedere entusiasmo, partecipazione e voglia del primo giorno da parte dei ragazzi che lavorano con voglia, fatica ma anche con gli occhi di chi dà tutto. Questa è la strada.

Da ex milanista per lei è una partita particolare?
No, sono allenatore del Napoli e ne sono orgoglioso, sono preoccupato perché affrontiamo una squadra forte. Il passato è passato, l’ora Inter è questa, con grandi giocatori e grande mentalità. Bisogna ben preparare e ben giocare.

Cosa succede a Mertens che è in Belgio e poi per il centrocampo, basta Lobotka?
Mia idea è quella del rispetto al gruppo dei calciatori che ho, per quello che mi danno, parlare di mercato non è corretto per chi lavora e sputa con fatica negli allenamenti. Se arriva qualcuno vedremo. Mi piace lavorare con le coppie e a centrocampo siamo meno, grande dispetto per i miei giocatori. Mertens in questa settimana ha fatto 3 giorni lavorando senza palla ma aerobicamente ha ben lavorato. Ha avvertito fastidi con la palla e ieri mattina ha fatto una risonanza magnetica che ha riscontrato un edema per distrazione all’adduttore. Per quello abbiamo stabilito di mandarlo 3 giorni a casa per farsi manipolare da un terapeuta di fiducia. Ritornerà mercoledì sera.

Tenuta difensiva da migliorare: si comincia da lì per la compattezza e non prender gol?
Penso che quando si parla di compattezza difensiva si parla di lavoro di squadra, di come tenere il campo, e in questo qualcosa di buono a Sassuolo si è visto. I nostri terzini hanno fatto qualcosa di meglio che col Parma. Continuare così, con lavoro e come si dice in inglese Rome was’nt built in a day, ci vuol pazienza.

Che Napoli vorresti vedere in due aggettivi?
Un Napoli che sa soffrire senza panico, tenendo botta senza pensare. Fare una corsa in più senza che gli pesi, mettersi a disposizione. È una squadra che sa giocare con la palla, dobbiamo dare la sensazione al nostro avversario che sappiamo tener campo e botta.

Quanto ha inciso Conte nell’Inter e quanto potrebbe incidere Gattuso sul Napoli?
Si tocca con mano la mentalità di Conte: sa soffrire tenendo campo, ripartire, combattono, hanno entusiasmo, qualità. È merito suo. Un anno fa Inter esprimeva buon calcio, è merito di Conte se gioca da collettivo. Io voglio una squadra che gioca insieme che difende e attacca correttamente e ordinatamente, che annusa il pericolo.

Dopo Sassuolo Fabian non le è piaciuto…
Non ho detto questo, parlavo di caratteristiche, quando vedo un giocatore che dà tutto - e chi ha giocato a calcio lo sa - ho grande fiducia e Fabian non si è allenato con continuità per colpa dell’influenza se domani starà bene avrà fiducia e sarà in campo, io lo sosterrò sempre.

Cosa dirà alla sua squadra per domani, calcoli o palleggio in faccia?
Un po’ e un po’. Se si lavora in un certo modo, se si prepara la settimana in un certo modo allora si trasferisce in campo il lavoro, si lavora per palleggiare e tenere il campo e quando abbiamo palla dobbiamo palleggiare con qualità senza paura. Chi fa sbaglia e noi dobbiamo fare dobbiamo farlo con equilibrio. Dobbiamo esser bravi su questo.

Insigne, tirar su l’uomo che non è esploso?
Lo dici te che non è esploso. Ha fatto tanto in carriera e nessuno gli ha regalato niente. Quando in settimana vedo partecipazione, che nessuno mi prende in giro, gli do il cuore, sono disposto a fare di tutto per i miei giocatori e non sono frasi fatte. Solo io posso testimoniarlo, è una squadra che mi sta dando tutto ed oltre, vale per tutti non solo per Insigne. Il fatto di essere napoletano lo ha penalizzato di più. È il primo colpevole che prende gli insulti. Deve solo lavorar bene.

Che significa essere leader?
Coerenza, non aprir bocca solo per aprirla, dare esempi, arrivare primi anche tre ore prima, mettersi sempre a disposizione dei compagni, allenarsi sempre. Quando si diventa leader lo stabiliscono i compagni, sono loro che ti fanno leader. Ti chiedono, ti seguono, sono i comportamenti che ti rendono leader.

Tocca a lei fare il leader o a chi?
A me tocca fare l’allenatore, capire l’importanza del lavoro e responsabilizzare più di uno. La fortuna di un allenatore è essere capito anche senza aprire bocca.

Delucidazioni su Koulibaly, è recuperabile per domani?
CI abbiamo provato a recuperarlo ma non mi sembra caso di rischiare per perderlo per un lungo tempo. I giocatori vanno messi in condizione di non rischiare. Lui domani voleva mettersi le scarpette e giocare ma non mi sembra corretto.

Se Fabian non gioca vedremo Elmas e Gaetano?
Vediamo come sta oggi, i giocatori che fanno i vertici bassi sono Fabian e Gaetano gli altri li ho provati da mezzala.

Numeri implacabili: 20 punti di distanza tra Napoli ed Inter, ma non è questa la qualità espressa dal Napoli: domani il Napoli riuscirà a ridurre questo gap?
Sono 18 i punti credo, impensabile negli ultimi anni per come sono andati i campionati negli ultimi anni: sono troppi i punti per i valori del Napoli che sono importanti, mai avrei sognato di vedere un distacco così ampio. Ma non va vista la classifica quanto il partita dopo partita per migliorare quotidianamente e portare a casa qualcosa in più. Dobbiamo pensare domani solo a giocare una partita importante contro una grande squadra e farlo bene sul profilo fisico, mentale e tecnico.

Allan esperimento naufragato? E in difesa?
In difesa Luperto, vediamo anche Di Lorenzo: tra oggi e domani valutiamo chi sta meglio. Allan lo sapevamo, ha sempre giocato mezzala, anche io ho fatto vertice basso da giocatore, ma non avevo qualità. Allan per come si inserisce è mezzala, è il suo ruolo, gli piace aggredire in avanti. Sapevo di questa propensione di Allan.

Tener bene il campo vuol dire evitare ripartenze letali come contro Parma e Sassuolo?
Contro il Sassuolo abbiamo sbagliato solo in uscita, col Parma abbiamo preso ripartenze. Prima i due terzini facevano i quinti e si poteva vedere un 2+2, oggi uno va e uno rimane. Bisogna lavorare bene sulle preventive. Bisogna essere organizzati e star bene in campo, col Sassuolo abbiamo sbagliato in uscita. Penso che ci siamo.

Per Lozano ancora poco spazio: ambientamento, comprensione dei movimenti od altro?
Nell’ultima settimana l’ho visto molto bene, è cambiato il modo di lavorare, se vedete in che posizione giocava era a destra in un 4 3 3 e ci darà una mano. Deve però riuscire a fare non solo 20 o 30 scatti in una partita e stop, ma 120-130 come negli ultimi anni e dobbiamo anche noi metterlo in condizione di rendere come nel PSV. Callejon è più avanti di lui, conosce meglio il campionato italiano mentre lui dapprima ha giocato non da esterno ma da prima o seconda punta. Voglio vedere il Lozano brillante, col veleno, vivo, sgusciante degli ultimi 7 giorni.

Che regalo chiedi alla squadra per il tuo compleanno e che confronto con Ibra?
Se torno in campo ci lascio la pelle… sembro il nonno di Ibra… nessun regalo, voglio vedere una squadra orgogliosa. Il mio obiettivo è riuscire a far tornare entusiasmo, aria diversa, che i tifosi vengano al S. Paolo dove ho giocato, e dove non è facile giocare. Voglio vedere un S. Paolo caldo invece lo vedo freddo e ci sta. So tutto, devo essere bravo a riaccendere questo entusiasmo, così diventa difficile per chi viene qua. Ho responsabilità grande in questo coi miei giocatori.