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VENERDÌ 28 FEBBRAIO 2020 - CONFERENZA STAMPA

GATTUSO: «COL TORINO PER CAPIRE SE SIAMO GUARITI. MILIK HA UNA CLASSE IMMENSA. VOGLIO UN NAPOLI DA BATTAGLIA!»


«Non mi interessa il mio contratto, vedremo cosa accadrà»


 
     
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A cura di: Ciro Gaipa
Fonte: Napolicalcionews.it

Gennaro Gattuso, tecnico del Napoli, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Torino in programma domani sera al San Paolo. Ecco quanto evidenziato da Napolicalcionews.it:

Contro il Barcellona c'è stato un grande dispendio di energie fisiche e mentali. Col Torino c'è bisogno di una sollecitazione particolare?
C'è bisogno di pensare al Torino e c'è bisogno da parte mia e del mio staff di far giocare chi sta al 100%. Giochiamo contro una squadra molto forte fisicamente, domani ci sarà da battagliare.

Qualcuno la preoccupa in termini di condizione?
Ieri la squadra era molto stanca e abbiamo deciso di lavorare in palestra per far recuperare i giocatori. Oggi prepareremo la gara e solo chi sarà al 100% fisicamente e mentalmente scenderà in campo.

Milik giocherà. Cosa chiederà al polacco rispetto a Mertens?
Non cambierà nulla. È un giocatore molto bravo a legare, ha una classe immensa e può darci una grandissima mano come ha già fatto per tanto tempo. Oggi speriamo anche di recuperare Mertens, lui sta meglio e proverà ad allenarsi con noi.

Il prossimo gradino è trovare sbocchi offensivi diversi?
Noi non abbiamo sistemato del tutto la fase difensiva. In questo momento la coperta è corta, dobbiamo capire bene cosa vogliamo fare. Bisogna essere bravi con i centrocampisti, possiamo alzarci un po' di più se i nostri difensori riescono a lavorare in modo più dinamico. Sul gioco d'attacco noi cominciamo a fare male quando ci arriviamo con calma e con la ricerca del palleggio.

Domani è un crocevia della stagione? C'è la possibilità di vedere giocatori come Lobotka e Meret?
Ho a disposizione dei giocatori importanti, ma in questo momento faccio delle scelte funzionali: Meret, Lozano e lo stesso Lobotka sono fortissimi. A livello aziendale non mi sto comportando benissimo, ma sto facendo delle scelte. Poi devo essere bravo io a spiegarglielo, ma come dico ai miei calciatori bisogna farsi trovare pronti e lavorare. Spero che, stando fuori, riescano a capire quello che voglio.

Quale atteggiamento auspica per domani sera?
Voglio un Napoli da battaglia, dobbiamo saper soffrire. Domani incontriamo una delle squadre più forti a livello fisico, anche se non sta attraverso un buon momento. 

Sarà la partita di Lobotka?
Vediamo. Oggi dobbiamo valutare come stanno i giocatori e capiamo chi ha recuperato e chi no.

Contro le medio-piccole avete perso punti. Come fare per riuscire a tirare fuori la stessa attenzione anche domani?
Solo preparandola bene, cercando di entrare nella testa dei miei giocatori. Ma in questo momento tutti noi dobbiamo avere la consapevolezza di questo: il Barcellona rappresenta il passato, adesso bisogna pensare ai vari Belotti, Zaza e Ansaldi. Il Torino è vero che non vince da molto tempo, ma hanno una squadra di valore con giocatori molto forti. Domani dobbiamo concentrarci su chi affrontiamo. 

Col Barcellona ad esempio Messi ha perso molti palloni. La strada è questa: immaginare che ci sia Messi anche contro il Torino?
Sì, è vero. Se facciamo questo salto diventa una bella situazione anche dal punto di vista mentale. Quando cominci a ragionare così diventi campione. Lo step da fare è questo: dobbiamo affrontare tutte le partite con la stessa attenzione, la stessa veemenza. È questo l'aspetto da migliorare: in Italia le partite si vincono durante la settimana. Nel calcio di oggi bisogna faticare durante l'allenamento, come se fosse la gara. Bisogna pensare e tanto. E questo si allena, come la condizione fisica. 

L'obiettivo resta quello dei 40 punti come ha chiesto Longo al Torino?
Abbiamo lo stesso obiettivo. Tutti noi sappiamo cosa abbiamo passato e rischiato: dobbiamo ripartire dall'angoscia vissuta contro Parma, Fiorentina e Lecce, dove non sembravamo una squadra, eravamo sfilacciati e senza sangue. Le partite si possono perdere, ma dobbiamo fare in modo che gli avversari facciano fatica.

La squadra è cresciuta per merito suo?
Io non ho fatto crescere nessuno, la fortuna degli allenatori sono i giocatori. Noi proponiamo, poi però bisogna avere giocatori con la testa libera che danno qualcosa in più. Mettiamo da parte tutto quello che c'è da chiarire. Noi dobbiamo allenarci in modo serio e dopo si sistemerà tutto. Io voglio un gruppo di persone che ci dia una mano: noi oggi abbiamo bisogno di fare gruppo. Quando veniamo qua dobbiamo stare bene e sentirci a nostro agio. Poi ci diciamo le cose in faccia, belle o brutte che siano. Dobbiamo trovare questa sinergia.

Ti piacerebbe lavorare l'anno prossimo a partire da Dimaro?
Mi piacerebbe tanto. Però sapete tutti del mio contratto: ho un accordo fino al 2021 con possibilità di uscita fino al 30 aprile. Ma io sono venuto qua per lavorare e raggiungere degli obiettivi. Poi con il presidente mi sento 3-4 volte al giorno e ne parleremo. Ma io voglio stare bene, voglio allenare persone che hanno voglia di venire qua. Io ho riscontrato molta professionalità. Umanamente c'è tanta roba e mi sento a mio agio. Ma ora non voglio parlare del mio contratto: ho firmato per 6 mesi con opzione a favore della società pur avendo altre proposte. Ma questo club mi ha dato una grande opportunità, come quella di debuttare in Champions. E in questo momento non esiste un problema relativo al mio contratto.

Può essere una stagione in grado di regalare grandi emozioni?
Non lo so, perché vivo alla giornata. Mi sono sempre trovato bene così.

Come stanno Koulibaly e Ghoulam?
Ghoulam sta molto meglio ed è contento. Sta dando continuità, sono molto felice per lui. Vediamo se domani può trovare spazio. Koulibaly ha cominciato a correre, settimana prossima lo giudichiamo.

Si può parlare di consapevolezza?
La consapevolezza te la danno i risultati e il fatto di giocare con grandissime squadre e di concedere poco. Però questa squadra ha qualità, poi qualcuno può dirmi che possiamo osare di più. Ma quello è il problema più grande: la coperta è corta. Bisogna trovare un compromesso: secondo me abbiamo capito in che direzione andare ma dobbiamo continuare così. Vedere giocatori come Insigne mettersi a disposizione non deve mai mancare: la nostra fase difensiva parte dall'attacco. Se abbiamo fatto risultati è merito di quello che stiamo facendo. Io sogno una squadra che fa sistematicamente un pressing offensivo e in alcuni casi ultra-offensivo. Ci ho provato ma ho perso qualche partita prima di capire che non andava bene.

Andare oltre i 40 punti?
Pensiamo alla gara di domani. È la partita che serve per capire se siamo guariti o no. Il Torino casca a pennello in questo momento. Dobbiamo fare una grande partita dal punto di vista caratteriale e tecnico.

Ciclo finito?
Ho tante risposte durante la settimana. Anche Allan si è messo a disposizione, la vecchia guardia mi sta aiutando tanto. Io ci sono passato prima di loro in queste situazioni: alcuni anni volevo andare via perché non mi trovavo bene, arrivavano calciatori che guadagnavano più di me. So cosa significa ma bisogna mettere da parte queste cose.