FONSECA, ULTIMA CHANCE

E’ simile a un paradosso che la campagna europea del Napoli, proprio nella stagione in cui il valore del suo mentore Maurizio Sarri è stato riconosciuto a livello continentale, sia fondamentalmente appesa ad un filo. Un fiato di speranza che fa rima con una vittoria, unico risultato consentito nella sfida a quello Shakhtar che con il successo dell’andata ha di fatto tramutato la stagione europea dei partenopei in una costante e complicatissima salita. Tre punti per rimanere vivi dunque, e per evitare i primi contraccolpi di una stagione indubitabilmente magica sino ad oggi, e che promette di continuare ad esserlo a prescindere dall’esito del faccia a faccia con l’altro profeta Fonseca. Un match nel quale Sarri sarà costretto a cambiare quella filastrocca che gli ha procurato un posto al sole: in primis per l’ormai arcinoto infortunio di Ghoulam per il quale Giuntoli sta cercando di correre ai ripari sondando le occasioni più vantaggiose del mercato continentale, e poi per la squalifica di Koulibaly che di fatto obbligherà Chiriches a farsi carico della leadership di un reparto che lo ha identificato fino a questo momento come un affidabile comprimario. Dinamismo e corsa saranno invece le parole d’ordine richieste alla linea mediana, con Zielinski rilanciato dal gol contro il Milan e con l’indispensabile disincanto di Diawara chiamati a rendere fondamentali contro l’insidiosa qualità verdeoro del reparto degli ucraini. Uno scenario complicato ed una matassa difficile da sbrogliare anche calendario alla mano: ostacolo letale che il Napoli vuole sorpassare di slancio per non smettere di sognare proprio ora che ha iniziato a capire come si fa.