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LUNEDÌ 1 APRILE 2019 - ESCLUSIVE

ESCLUSIVA NCN, RUOTOLO: “E’ UN NAPOLI CINICO E DETERMINATO. BENEVENTO, TUTTO PARTE DALLA TESTA"


Dal nostro inviato - Claudio Donato


 
     
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A cura di: Claudio Donato
Fonte: napolicalcionews

Gennaro Ruotolo, ex calciatore del Genoa e allenatore di Treviso e Livorno, è intervenuto sul nostro portale per parlare della vittoria del Napoli contro la Roma di mister Ranieri. L’ex esterno ha anche espresso il suo giudizio sul campionato del Benevento.

Al di là delle condizioni della Roma - afferma Ruotolo il Napoli ha meritato la vittoria. E' una squadra cinica che in questo momento sta attraversando un ottimo periodo. Parliamo di una vittoria ottenuta contro una formazione che è stata attrezzata per arrivare ad obiettivi importanti. E’ un Napoli cinico e determinato, che ha voluto fare la partita e ha strameritato la vittoria".

Una prestazione che lascia ben sperare in vista del prossimo impegno di Europa League contro l'Arsenal: "Sarà una partita difficilissima. Fuori casa l’Arsenal ha fatto un po’ fatica; mentre -  tra le mura amiche -  è una squadra più determinata. Contro questo Napoli, però, tutto è possibile. Quando si arriva alle ultime fasi di questi tornei la lotta si fa molto dura, ma quella di Ancelotti è una formazione che può dare fastidio. Sono due squadre equilibrate e può anche succedere che si vada ai supplementari, se non ai calci di rigore.

Scendendo di categoria, ecco il pensiero dell' ex esterno del Genoa sulla squadra sannita: “Il Benevento è stato allestito con valori tecnici importanti, ma certe difficoltà sono anche normali. Le altre squadre non stanno a guardare e se non si trova la giusta mentalità e determinazione i problemi ci possono essere. Il Benevento sta alternando cose belle ad altre che ti fanno un po’ riflettere".

"In generale - prosegue Gennaro -  la serie B è difficile: molte volte si danno per scontate certe cose. E’ un torneo dove c’è molto equilibrio. Difficilmente 2-3 squadre partono e vincono il campionato a tre – quattro giornate dalla fine".

“La prossima partita contro il Carpi sarà certamente una battaglia. Nulla è facile, il Carpi, sicuramente, non verrà a fare la vittima sacrificale. Se non c’è la determinazione giusta si fa fatica anche contro le ultime in classifica".

"E’ giusto che un allenatore abbia le sue idee. Il modulo è soltanto un numero che serve a dare una precisa identificazione alla squadra. Il discorso importante riguarda la testa: come arrivi ad una partita, in che modo la prepari. Sono diversi fattori che - messi insieme - fanno la differenza.  La Juve può fare scuola, anche se non gioca un calcio spettacolare. Ripeto, è la mentalità che ti porta ad arrivare a certi obiettivi".

"Io dico sempre una cosa: sono i calciatori che fanno l’allenatore. Il tecnico dà alla squadra un input, cerca di trasferire dei concetti.  Alla fine – poi – è sempre il gruppo che determina il  tutto. Il compito di un tecnico è quello di osservare dalla panchina se sono stati – e fino a che punto – recepiti i suoi concetti. E’ logico che certe caratteristiche devi averle dentro: il carattere e la personalità sono cose non puoi comprare. Il futuro di un allenatore - ma questo si sa – è sempre legato ai risultati, se non arrivano ha sbagliato modulo, mentalità; in pratica tutto”.