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LUNEDÌ 24 FEBBRAIO 2020 - ESCLUSIVE

ESCLUSIVA NCN, PASINO: “ORGOGLIOSO DI AVER VESTITO LA MAGLIA DEL NAPOLI. AL BENEVENTO AUGURO DI ESSERE LA NUOVA ATALANTA”


Rubens Pasino, ex calciatore del Napoli nel 2003, è stato raggiunto in esclusiva da Napolicalcionews


 
     
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A cura di: Claudio Donato
Fonte: napolicalcionews

Si accendono i riflettori al San Paolo e, naturalmente, a Rubens non potevamo non chiedere un giudizio su Napoli-Barcellona di domani sera.

“Si tratta di una gara difficile - afferma Pasino - ma non la definirei proibitiva, perché il Napoli ha mostrato che può fare molto bene in Champions. E’ stata l’unica squadra a battere il Liverpool e a disputare una grande partita in trasferta. Se dovesse ripetere lo stesso tipo di prestazione, come accaduto nelle due gare contro il Liverpool, avrebbe diverse possibilità di poter passare il turno. Sulla carta il Barcellona è favorito perché ha un campione come Messi che può decidere la gara in qualsiasi momento”.

Messi, appunto: si tratta di un calciatore difficile da fermare. A tuo avviso come lo si può contenere?

“Bella domanda. In tanti anni a fermarlo ci sono riusciti in pochi. Si tratta di un giocatore pazzesco che, con il calcio attuale, più portato a giocare palla, ha ancora maggiori possibilità di far male. Per tentare di limitarlo i due centrali difensivi devono cercare di non farlo girare o puntare la porta, visto che potrebbe essere devastante con un’azione personale o con qualche assist per i compagni. Sarà importante non subire gol in vista del doppio confronto. E’ chiaro che il Napoli non deve rinunciare alla velocità di Mertens e Insigne. L’atteggiamento che chiede Gattuso è determinante. Bisogna saper difendere e ripartire con concretezza in quelle poche occasioni che il Barcellona lascerà”.

Come spieghi questo Napoli dai due volti: si è passati dalla delusione di Ancelotti ad una squadra, quella di Gattuso, più compatta, nonostante qualcosa da rivedere

“Quello che in questa stagione è accaduto al Napoli è qualcosa difficile da spiegare. Lo scorso anno aveva chiuso la stagione al secondo posto. Con i nuovi innesti di Manolas e Lozano ci si aspettava che la squadra potesse tornare a competere con la Juventus. Qualcosa, evidentemente, dal punto di vista dei rapporti, all’interno dello spogliatoio non ha funzionato. Gattuso è stato bravo a rimettere in asse la squadra. Il raggiungimento della zona Champions sarebbe sicuramente un miracolo calcistico di Gattuso e della squadra, soprattutto vedendo il cammino dell’Atalanta. Il Napoli può accorciare le distanze, ma è difficile stabilire se possa arrivare quarto. Vedendo giocare l’Atalanta è difficile pensare ad una rimonta, ma la squadra partenopea ha calciatori di qualità e tutto può succedere”.

Confermeresti Gattuso a Napoli per quanto sta facendo vedere?

“La conferma di Gattuso dipenderà dal finale di campionato che riuscirà a fare. Sarà importante capire come andrà il turno di Champions. Anche se dovesse andare male bisognerà valutare che tipo di prestazione la squadra sarà riuscita a fare. Gattuso è uno che stimo molto, ma il mondo del calcio è legato ai risultati. Non dimentichiamo che una possibile vittoria della Coppa Italia potrebbe avere un peso importante nella valutazione della sua conferma. Il Napoli ha bisogno di portare a casa dei trofei, così  come hanno fatto allenatori come Mazzarri e Benitez”.

Che ricordi hai della tua esperienza partenopea. Approdasti a Napoli nel 2003, un momento particolare perchè segnò il fallimento di quella società. Dal punto di vista umano cosa conservi? Ricordiamo che collezionasti 41 presenze.

“Ho un buon ricordo. Sono orgoglioso di aver vestito la maglia del Napoli. Il rammarico è quello di essere capitato in un momento particolare e non aver dato ai tifosi le gioie che meritavano. Le persone sono incredibili e mi hanno regalato emozioni impagabili”.

Il battistrada Benevento si avvia, in maniera incontrastata, verso la serie A. Sono 19 i punti di vantaggio sulla terza. Un tuo giudizio sul campionato della Strega

“Obiettivamente sta stupendo tutti. Continuando così batterà tutti i record. E’ un rullo compressore che ha quasi vinto matematicamente il campionato. Inzaghi sta dimostrando un grande valore. E’ stato un calciatore con grandi trascorsi e mettersi in gioco gli fa onore. Pippo ha grande entusiasmo e cerca di trasmettere alla squadra le sue doti. Dal punto di vista tattico ho visto due – tre volte il Benevento. Rispetto alle altre squadre che Pippo ha allenato, questa mi sembra una squadra a trazione anteriore, che gioca molte partite con diversi attaccanti in vari momenti della gara.

A Venezia e Bologna, Pippo sembrava più attendista. Bisogna aggiungere che ha a disposizione un’ottima squadra. In serie A sarà un Benevento con una consapevolezza diversa. Gli auguro di essere la nuova Atalanta, la società è di grande livello. La dirigenza saprà fare le giuste scelte, confermando coloro che si sono meritati la massima serie e aggiungendo gli innesti necessari. Le potenzialità per restare in A con continuità ci sono”.

Allo stato attuale sei ancora nel mondo del calcio?

“Adesso lo seguo da spettatore e sempre con grande passione”.

Se dovesse arrivare qualche offerta?

“Le offerte si valutano sempre. Ci penserei”

Allenatori in possesso del tuo talento al mondo del calcio servirebbero tanto

“Ti ringrazio molto. Vedremo”.