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MERCOLEDÌ 10 MARZO 2021 - ESCLUSIVE

ESCLUSIVA – MONCINI: “BENEVENTO-FIORENTINA? C’È VOGLIA DI PORTARE A CASA QUESTA VITTORIA”


Dal nostro inviato Claudio Donato


 
     
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A cura di: Claudio Donato
Fonte: napolicalcionews

Salvezza del Benevento, voglia di ritornare alla vittoria e dare tutto per i colori della Strega. Sono alcuni degli aspetti affrontati nella nostra chiacchierata con l’attaccante Gabriele Moncini.

Gabriele, quanto è importante per un attaccante avere un allenatore come Pippo Inzaghi? 

“Importantissimo, non solo per me, ma per tutti gli altri attaccanti della rosa. Avere un allenatore come Inzaghi è qualcosa di veramente incredibile. Il mister ti mostra il movimento giusto da fare in campo”.

Da due mesi manca l'appuntamento con la vittoria, come vive il gruppo questa situazione, che ha assottigliato il distacco di dieci punti che avevate dalla zona rossa.

“Avere dieci punti di distacco dalla zona rossa, ad inizio anno era qualcosa di inaspettato. E’ vero che da due mesi non riusciamo a vincere, ma ci sono state tante assenze e vari problemi. La squadra, però, sembra aver ritrovato la sua quadratura. A inizio anno avremmo firmato tutti per ritrovarci in questa posizione. Bisogna ritornare a giocare con quella spensieratezza che ci ha contraddistinto a inizio stagione”.

Un giudizio sul tuo compagno di squadra Gaich? L'argentino ha subito mostrato di possedere buone qualità, ha fatto un gol che sembrava facile ma che non lo era affatto. Vuoi descrivercelo, tu che lo vedi tutti i giorni allenarsi con la squadra.

Vero, il gol non era facile. Gaich può diventare un grande attaccante. E’ un classe ’99 che ha delle qualità importanti in area di rigore. E’ perfetto per la serie A, deve integrarsi nel nostro campionato. Avrà un futuro roseo”.

Contro lo Spezia buon primo tempo, ma nella ripresa è mancata quella profondità vista nella prima frazione. Perché tanta fatica nel ripartire? Solo merito degli avversari? 

“Sicuramente ha potuto influire il fatto che era da un po’ che non vincevamo. Essere passati in vantaggio, inconsciamente, forse ci ha fatto badare a difendere di più, limitando gli attacchi. Lo Spezia ha un buon palleggio e ha spinto molto. Se andiamo, comunque, ad analizzare le occasioni, oltre alla loro traversa non ci sono state azioni clamorose. E’ stata una gara dura, dove ci è mancata la profondità. Questo è vero”.

Contro la Fiorentina è un match che diventa importantissimo perché bisogna tornare alla vittoria. Non è facile perché la viola è avversario ostico. Come state preparando questa gara? 

“In effetti è come se fosse uno scontro diretto. Nessuno si aspettava che la Fiorentina potesse trovarsi in questa posizione di classifica. E’ una squadra in difficoltà, ma ha una rosa composta da calciatori importanti. Noi sappiamo che non possiamo più sbagliare nulla. Sulla carta affrontiamo un avversario più forte di noi, ma da lunedì abbiamo iniziato a preparare il match con la massima attenzione. C’è  voglia di portare a casa questa vittoria”.

Come ti senti fisicamente e se puoi coesistere accanto a Gaich, visto che sei una prima punta che si muove molto, in grado di dare, a mio avviso, anche un supporto importante al calciatore argentino. 

“Nella mia carriera ho giocato sia da attaccante unico che con un’altra punta accanto. Con una punta al mio fianco, ben strutturata fisicamente, mi trovo anche meglio. Logicamente ogni scelta spetta al mister. Dal punto di vista fisico è il primo anno dove ho incontrato qualche problema. C’è stato l’infortunio alla caviglia e ci è voluto un po’ più di tempo per riprendermi. Il grosso è passato e la condizione fisica va ritrovata attraverso gli allenamenti e la gara”.

Quale aspetto hai apprezzato maggiormente di questa città? 

“Sono stato un po’ sfortunato perché sono arrivato a gennaio e a marzo è scoppiato il Covid. Questa città ancora non l’ho potuta vivere come avrei voluto. Mi ricorda casa mia, è molto tranquilla. Le persone ti lasciano il tuo spazio. Direi che è la città ideale per giocare a calcio”.

Il tuo gol più bello? 

“E’ difficile, forse con la maglia del Cesena: in quell’occasione realizzai un gol in semirovesciata contro il Pescara”.

La salvezza, obiettivo non facile, ma avete disputato un grande girone di andata. Cosa senti di promettere ai tifosi? 

“Sapevamo che sarebbe stata una battaglia. Avere dieci punti di vantaggio sulla zona retrocessione, probabilmente, ha fatto pensare che tutto sarebbe stato facile. Noi siamo sempre stati consapevoli che sarebbe stata dura fino all’ultima giornata. Vogliamo salvarci a tutti i costi. La gente lo merita, ma lo meritiamo anche noi. Non ho mai trovato una squadra che durante la settimana lavora con il nostro impegno. I miei compagni danno tutto. Il massimo impegno per questa maglia non mancherà mai”.

Come si fa, secondo te, a ritrovare quel Benevento che nel girone di andata ha sorpreso un po’ tutti?

“Ci vuole un po’ più di spensieratezza, unita all’esperienza di alcuni miei compagni”.

Quanto vi manca l’apporto del tifo ?

“Già prima di arrivare a Benevento percepivo il calore che questi tifosi sono in grado di dare. E’ una piazza molto calda e il sostegno dei tifosi sarebbe stato importantissimo”.