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LUNEDÌ 15 MARZO 2021 - ESCLUSIVE

DONATO ALFANI: “CRITICHE INGENEROSE A GATTUSO. SALVEZZA BENEVENTO? FIDUCIOSO, MA TUTTI DOBBIAMO ESSERE UNITI”


Abbiamo ascoltato il parere di Donato Alfani, collega e presidente di Italian Sport Awards, sui rispettivi momenti di Napoli e Benevento


 
     
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A cura di: Claudio Donato
Fonte: napolicalcionews

Donato, cominciamo con la gara che il Napoli ha vinto contro il Milan. Che impressione hai avuto?

 “Mi è piaciuto molto il primo tempo.  Una partita dove il Napoli non ha finalizzato quanto ha costruito. Nella ripresa c’è stato un ritorno del Milan che, nei minuti finali, ha creato un po’ di sofferenza alla squadra partenopea. Peccato che Zielinski non abbia sfruttato le occasioni che gli sono capitate. Bravo anche Ospina, provvidenziale con alcune parate. E’ una vittoria importante, che arriva in un momento difficile della stagione, soprattutto per il tecnico Gattuso. E’ un gruppo ritrovato. Mi ha colpito molto l’aspetto individuale. Un bel Napoli, che ha regalato a Gattuso una grande soddisfazione, soprattutto per i suoi trascorsi rossoneri”.

Un Napoli ben organizzato tatticamente, con le linee molto compatte. Sei fiducioso per la qualificazione in Champions League?

“Sono fiducioso se la squadra riesce a trovare continuità. Il Napoli è una grande squadra, che può stare di diritto tra le prime quattro. Il traguardo della Champions è importante sia economicamente che dal punto di vista del prestigio”.

La Champions porterebbe dei ricavi che inciderebbero anche sulla prossima campagna acquisti. Sei d’accordo?

“Sicuramente. E’ ossigeno fresco che può permettere al presidente di puntare su qualche campione o giovane talento. Credo che la società si concentrerà sui giovani talenti e non su quei calciatori con ingaggi onerosi, che magari hanno anche una certa età”.

Al di là del futuro di Gattuso sulla panchina del Napoli, reputi ingenerose alcune critiche nei confronti del tecnico?

“Sì. Napoli è una piazza molto esigente, che vive il calcio con grande passione. Il napoletano ha nel suo Dna una fede calcistica molto forte. Vedere una squadra deludente, fa scattare delle reazioni e delle critiche anche nei confronti del tecnico.  Credo che ad un allenatore vada dato il tempo necessario per poter lavorare. Gattuso è un grande lavoratore, che non è tra i top player, ma è senza dubbio una persona che lavora con serietà e dedizione. Alcune critiche  personali, credo gli abbiano fatto molto male. Non dimentichiamo che è stato tartassato da tanti infortuni che lo hanno costretto a fare di necessità virtù. Stiamo parlando di un aspetto per nulla secondario.  Sondare altri tecnici, credo che non faccia piacere a nessuno. A quel punto è normale che anche il più forte patto di fiducia sia destinato a cadere”.

Tra i nomi che circolano c’è anche quello di Sarri: saresti favorevole ad un suo ritorno?

Da fonti autorevoli, che seguono il Napoli e conoscono Sarri, c’è la volontà del tecnico, ma a determinate condizioni. Bisogna capire quanto De Laurentis vorrà condividere le condizioni dettate da Sarri”.

Ti aspetti un Sarri diverso, dopo le esperienze maturate con Chelsea e Juventus?

“Mi aspetto un allenatore che verrebbe a Napoli per vincere. Non dimentichiamo che è napoletano e conosce bene la passione di questa piazza. Ci sono anche altri profili: Juric, Italiano, De Zerbi. Quest’ultimo non mi dispiacerebbe”.

Fonseca della Roma, invece, come lo vedresti?

“Lo reputo un grande allenatore, molto competente, ma in una piazza come Napoli vedrei un altro profilo”.

Capitolo Benevento: la sconfitta contro la Fiorentina ha portato in ritiro la squadra. Forse il girone di andata ci aveva un po’ illuso, magari stanno uscendo fuori i veri valori delle altre squadre. Che idea ti sei fatto su questa involuzione?

“Sono molto dispiaciuto che questa squadra, nel girone di ritorno, abbia conquistato soltanto quattro punti. Bisogna raggiungere l’obiettivo salvezza, che è a quota quaranta punti. Ne mancano quattordici, che sembrano tanti se teniamo conto del momento attuale. C’è uno smarrimento, ma non capisco da cosa dipenda. Stiamo vedendo un altro Benevento, una squadra che non riesce a concretizzare. Sta influendo, probabilmente, la mancanza di risultati. I calciatori sono i primi che vogliono mantenere la categoria, ma per tanti aspetti. La mancanza di vittorie è sicuramente qualcosa che incide negativamente. C’è anche da dire che questo è il momento no del Benevento, ma tutte le squadre lo hanno avuto. Penso che il ritiro possa dare la giusta determinazione in vista del rush finale del campionato. Mi dispiace che contro la Juve, la squadra dovrà fare a meno di due pedine importanti come Glik e Schiattarella, entrambi diffidati. Per il futuro sono fiducioso. Inzaghi riuscirà a compattare il tutto e riuscirà ad arrivare all’obiettivo dei quaranta punti. Vedo una lotta tra Benevento, Spezia e Cagliari.  La sosta, poi, sarà importante per recuperare alcuni infortunati. Sono fiducioso: soffrendo, lottando, tutti insieme, stampa compresa, sono convinto che si riuscirà ad ottenere l’obiettivo salvezza”.

Non dimentichiamo che anche l’assenza del pubblico è stato un elemento che ha pesato tanto sull’andamento di questa stagione.

“Assolutamente sì. Sono d’accordo con te”.

Come sta vivendo questa situazione il presidente Vigorito? Lui è uno che ci mette cuore, passione e anche soldi.

“Credo stia soffrendo più di tutti noi messi insieme. Ha nel proprio sangue il Benevento. A questa persona bisogna dire solo grazie. Siamo tutti con il presidente e sono convinto che la squadra gli regalerà questa salvezza. Lui, oltre che un grande presidente, è anche un grande papà per tutti coloro che lo conoscono”.