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MERCOLEDÌ 11 LUGLIO 2018 - CONFERENZA STAMPA

DE LAURENTIIS SU RONALDO: "LE CRESCITE NON SI FANNO CON I NOMI! IL CALCIO SI GIOCA IN 11"


"Io ho undici giocatori che sanno il fatto loro"


 
     
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A cura di: Myriam Novità
Fonte: Napolicalcionews.it

Presente alla conferenza stampa nella quale è stato presentato il nuovo tecnico Carlo Ancelotti, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha parlato anche del colpo di mercato dei rivali bianconeri, ossia Crirstiano Ronaldo:

"Sarebbe possibile un'operazione alla Ronaldo per il Napoli? Innanzitutto, il Napoli è sempre stato protagonista in questi anni. Gli olandesi hanno classificato il Napoli come la società che ha avuto la maggior crescita negli ultimi 10 anni. Le crescite non si fanno con i nomi che fanno risonanza, perchè quelle sono delle pericolose incursioni in un sistema in cui la squadra si obbliga a giocare per quella vecchia, nuova, incursione nel contesto. Io credo che quello che ha fatto Benitez prima, poi Sarri e che sta stimando come qualità lo stesso Carlo, è quella di dire: 'il calcio si gioca in undici, ne ho undici che sanno il fatto loro'. Quando ho letto la notizia di Ronaldo, ho fatto un tweet e gli ho dato il benvenuto. Poi mi sono adombrato un po', per la poca crescita che nel calcio italiano c'è, dal punto di vista imprenditoriale. Per l'audiovisivo. Miccichè è un banchiere che rispetto, è giustificato: non potevo pretendere che lui fosse l'arma ocnvincente. Mi aspettavo maturità dai miei colleghi, che non è arrivata: nell'ultima assemblea mi sono battuto per un accordo con Sky e gli altri, per un anno più opzioni per gli anni successivi. Abbiamo un gap da 250 mln che Ronaldo reclamerebbe. Dovevamo chiuderla quella operazione, però dovevamo lasciare aperta una porta per il futuro. Adesso che c'era Ronaldo, si andava da Sky e si diceva: 'L'anno prossimo sono un miliardo e duecento milioni, non 950 mln'. Questa cosa non va giù, mi dà molto fastidio. Quando ti trovi alla pari con uno come Murdock, è divertente giocarsela ad armi pari e non bisogna farsi mettere alla berlina da manager che rischiano. Per settimane abbiamo parlato di pochi milioni in più e in meno".