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GIOVEDÌ 25 APRILE 2019 - INTERVISTE

DAVIDE ANCELOTTI: “L’EUROPA LEAGUE TOGLIE GRANDI ENERGIE; FALLIMENTO? IL GRUPPO C’È, HA QUALITÀ E SI MIGLIORERÀ”


Un rammarico c’è: essere usciti per un punto dalla Champions


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews

Davide Ancelotti, secondo, nonché figlio di Carlo Ancelotti, è intervenuto nel salottino radiofonico di Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli.

“A questo punto della stagione bisogna assolutamente blindare il secondo posto, finire il campionato al meglio, con più punti possibili in queste ultime 5 partite, facendo buone prestazioni cominciando da Frosinone. Dobbiamo far bene: questo lo abbiamo nella testa. La gara con l’Atalanta? La squadra la prestazione l’ha fatta, per 60 minuti è stata la miglior partita degli ultimi tempi, siamo andati in vantaggio meritatamente, ma abbiamo speso tanto per un 1-0, poi dopo il pareggio dell’Atalanta è stato pagato lo sforzo fisico dell’ultimo periodo in Europa League, competizione che toglie tante energie. Si è visto anche con il Chelsea, si paga. L’Atalanta poi è la formazione migliore come occasioni create: il nostro errore è stato non aver chiuso subito la gara. Nessuna italiana è ora in Champions? Le competizioni europee si basano su un principio: se sbagli un tempo sei fuori, questo va analizzato, come va analizzato meglio anche quello che propone il calcio italiano. Noi ad esempio siamo usciti contro una signora squadra. Idem l’Inter, è un 50% l’ Inter contro l’Eintracht: molto dipende da questo, spesso sbagli un tempo e rischi di uscire, come è successo a noi a Londra. Quello secondo me incide. Futuro? Quest’anno siamo arrivati in un gruppo con certezze ben consolidate e abbiamo fatto un lavoro di cui sono soddisfatto introducendo concetti nuovi per loro ma da loro ben recepiti. Abbiamo fatto una ottima stagione almeno fino a dicembre e segnato la strada per il futuro, per quello sono ottimista. La squadra sa la strada da percorrere, sa che deve migliorarsi e si migliorerà. Il percorso per vincere è positivo, vincere si fa tramite un percorso di crescita e questo percorso è segnato. Poi c’è altro che c’è o non c’è ma la crescita c’è e il futuro può darci ottimismo per le prospettive che ci sono. Questo è quanto. Bisogna parlare di percorso e aspettative: cioè al principio dell’anno si parlava di arrivare tra 4 e 5 posto. Nelle griglie estive la squadra era data quinta, parlare di fallimento è eccessivo, se le aspettative sono quelle non è fallimento ma noi dobbiamo guardare a noi alle nostre aspettative. Dobbiamo crescere consapevoli che sappiamo giocare a calcio. Rammarico? C’è, certo, l’uscita dalla Champions dopo quel fantastico girone, dove siamo usciti per un gol, immeritatamente, avendo perso una sola partita. Questo ha portato a un cambio di obiettivi, unito alla Europa League, competizione che come ho detto porta via tante energie, essere stati secondi sempre con la Juve forte ha inciso nell’avere un momento difficile che noi con il massimo della professionalità e impegno stiamo gestendo e dal quale vogliamo uscire quanto prima. Il Milan da anni non va in Champions e a Napoli storcono il naso? Penso che il Napoli abbia giocato bene, un bel calcio e questo mi rende soddisfatto, quando arriva Ancelotti ti fa pensare a vincere; Ancelotti stima l’idea del club e aiutare il percorso si crescita fino alla vittoria che vuole varie componenti. Ancelotti a vita? L’ho già detto e lo ripeto: non è che in un momento un po’ più complicato si butta via tutto, ce ne saranno altri! Ci sono critiche: da Ancelotti ci si aspetta tanto. Siam contentissimi della rosa che abbiamo: è di qualità e ti permette ti giocare in tanti modi e di variare. Abbiamo Allan, Fabian, Meret: possiamo solo essere contenti. Si può potenziare ma il precorso è segnato e migliorerà magari attraverso la qualità ma restiamo contenti della rosa attuale come lo siamo stati sin dal primo momento in cui siamo arrivati. Difficoltà dal punto di vista fisico? Si denota vedendo il Napoli che non è vero! Quello di Empoli è stato un brutto Napoli ma non per motivi fisici, l’Europa League crea dispendio di energie ma non fisiche , basta guardare i dati delle partite. Entusiasmo? È un argomento delicato. Posso solo dire per me che il S. Paolo abbia aiutato, contro il Milan c’è stata rimonta grazie allo stadio e se questa spinta ci viene data di più la squadra rende di più. Succede, giocando di giovedì, di avere difficoltà contro squadre che invece preparano partita per tutta la settimana: anche Arsenal e Chelsea hanno pagato perdendo in campionato. La nostra famiglia è di origine contadina: vale il principio della semina: il raccolto sarà rigoglioso, bisogna solo aspettare”.