A cura di: Diego Rinaldi
Fonte: Napolicalcionews.it
Dalle stelle alle stalle. In due settimane si è passati dal sogno alla fine. Dal colpo di testa di Koulibaly, che sembrava spianare la strada agli azzurri verso il titolo, a quello di De Silvestri he fa calare il sipario sul campionato. L'epilogo più brutto di una stagione che meritva sicuramente una fine migliore. Non ce l'ha fatta il Napoli. Crollato psicologicamente a Firenze dopo i "fattacci" di San Siro. E' crollato mentalmente sotto i colpi di alcune decisioni arbitrali che hanno indirizzato un titolo che sarebbe stato più che meritato.
Le lacrime dei giocatori a fine gara, in particolare quelle di Jorginho, testimoniano quanto sia stata grande la delusione per non aver raggiunto un traguardo che, dopo la gara vinta all'Allianz contro la Juventus, sembrava ormai a portata di mano. Non sono bastati record su record, 10 vittorie consecutive durante l'arco del campionato, quasi due anni di imbattibilità esterna, l'essere più forti della cattiva sorte - gli infortuni durante la stagione di Milik prima e Ghoulam dopo - è la notte magica del 22 aprile. Niente di tutto ciò è bastato per salire sul gradino più alto del podio e scrivere il nostro nome nell'albo d'oro di un campionato che si chiuderà tra le solite polemiche.
Ancora una volta vinceranno i soliti, quelli che hanno più soldi, più agganci all'interno di un sistema marcio. Quelli che si vantano di scudetti vinti anche se revocati da calciopoli. Quelli che fanno del loro motto "vincere non è importante, ma è l'unica cosa che conta". Quelli che infrangono le regole e che con la loro arroganza che li contraddistingue da sempre festeggeranno - per modo di dire - un titolo con le solite ombre. Ma tanto ormai ci sono abituati.
La triste realtà di oggi vede un Napoli uscire dal San Paolo tra le lacrime dei suoi giocatori e dei suoi tifosi, che anche oggi sono accorsi in tanti sugli spalti per ringraziare questi magnifici uomini che ci hanno portati a un passo dal sogno. Il verdetto finale di questo campionato premia gli altri, ma chi ha vinto sul campo è una squada sola: il Napoli.
L'obiettivo adesso è solo uno: trasformare queste lacrime di tristezza in rabbia da riversare sul prossimo campionato. Per molti il ciclo è finito, ma se si vuole quello di oggi può solo essere un punto di passaggio che potrà portarci a trionfare nel prossimo futuro. Un futuro dove si potrà tentare ancora l'assalto al "Palazzo" per interrompere questa brutta e fastidiosa dittatura bianconera.
Se quest'anno il sogno l'abbiamo solo sfiorato, il prossimo anno possiamo definitivamente farlo nostro. Ammesso che gli altri lo vogliano...
|