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SABATO 19 GENNAIO 2019 - INTERVISTE

CORBO: “IL NAPOLI SI AFFIDA A GRASSANI, UNO CHE NON VIVE AVVENTURE E VICISSITUDINI DEL CLUB: È UN HANDICAP”


Il calcio, come la società vive la dittatura della maggioranza, del parere dei più forti


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews

Antonio Corbo, firma storica del giornalismo napoletano e nazionale, è intervenuto a Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli.

Koulibaly? Il Napoli si rivolge a Grassani e non a un avvocato che viva le avventure e le vicissitudini della società: questo è un handicap e se Mazzoleni è manchevole nel suo rapporto va detto che ha redatto un rapporto omissivo. O Mazzoleni non ha capito o non ha finto di non capire con questa omissione mi sembra un fatto grave da censurare e segnalare ai superiori di Mazzoleni. Viviamo un momento difficile e non solo nel campo; c’è chi fa il baciamano a Salvini e lui stesso crede di aver capito la camorra di Afragola con gli alloggi da sfrattare. Viviamo un momento di squilibrio, una dittatura della maggioranza. Sono cose che condizionano la nostra vita e il calcio si sta adeguando a un sistema che privilegia il parere dei più forti: Salvini, DI Maio e gli altri. Le grandi democrazie sono fatte di contrapposti e contrappesi. La Lega sostiene che il calcio va rivisto e si preoccupa di rivedere lo sport non nei suoi principi fondamentali ma di ripartire i fondi: qualcosa non va. Quando un Ministro dell’Interno dice che ha fatto bene Mazzoleni a non sospendere, a parlare di buontemponi a quelli che sono stati coinvolti in rissa con omicidio allora come fa il calcio a parlare di giustizia? Spetta agli intellettuali e alla classe dirigente dirigere il popolo. Napoli rimane la città con i ragazzi che si tuffano nelle acque del Borgo Marinari per raccogliere gli spiccioli lanciati dagli americani, dobbiamo riprenderci la nostra dignità. Occorre una mente guida che faccia riflettere i napoletani, essere coesi alla ricerca delle soluzioni e arginare l’offensiva della criminalità che blocca il centro storico. Una criminalità che attacca l’Eldorado del centro storico, un fenomeno di economia, di allegria e di benessere e c’è chi mina tutto ciò. Questo va difeso: dignità e interessi della gente, gente non ricca magari, gente che soffre e che in questa ventata di turismo ed economia trova motivo per vivere meglio”.