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GIOVEDÌ 16 MAGGIO 2024 - NEWS

CLAMOROSO, IL DIRETTORE DI TUTTOSPORT DENUNCIA: "IO AGGREDITO DA ALLEGRI"


Guido Vaciago racconta l'aggressione verbale


 
     
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A cura di: Redazione
Fonte: Sportmediaset.it

Che quello dell'Olimpico fosse stato un finale rovente e che Max Allegri fosse particolarmente teso lo avevamo visto e poi raccontato. Prima le proteste in campo, con la conseguente espulsione, poi l'alterco con Cristiano Giuntoli durante i festeggiamenti e, non ultimo, l'intervista post-partita con un messaggio diretto alla proprietà bianconera. Ma nel dopo Juve-Atalanta, con la Coppa Italia messa in bacheca, c'è stato anche altro. E lo racconta oggi il diretto protagonista, Guido Vaciago, direttore di Tuttosport, aggredito non solo verbalmente e pesantemente minacciato dallo stesso tecnico juventino: "Allegri, evidentemente alterato, si stava sottoponendo all'ultima incombenza mediatica della sua serata trionfale (ma evidentemente non troppo serena), la conferenza stampa, ma ha trovato qualche minuto per me" scrive oggi Vaciago sul suo giornale. "Direttore di merda! Sì, tu direttore di merda. Scrivi la verità sul tuo giornale, non quello che ti dice la società! Smettila di fare le marchette con la società. A un primo invito a stare calmo e spiegarmi quale fosse la verità che stavo occultando di concerto con i suoi datori di lavoro, Allegri ha risposto strattonandomi, spintonandomi e con il dito sotto il mio naso ha gridato: Guarda che so dove venire a prenderti. So dove aspettarti. Vengo e ti strappo tutte e due le orecchie. Vengo e ti picchio sul muso. Scrivi la verità sul giornale e altre amenità del repertorio della rissa da bar". 

Questo il racconto fatto dallo stesso protagonista che poi, a margine della cronaca, ha formulato una sua riflessione conclusiva: "Di tutta la vicenda, che di per sé non dovrebbe diventare notizia, resta il dubbio di quale sia la fantomatica «verità» di Allegri, perché se la conoscessimo ci faremmo volentieri due pagine" ha concluso Vaciago. "E resta, purtroppo, l'atteggiamento minaccioso dell'allenatore della Juventus nei confronti di un giornalista. Nel confronto ci può stare tutto, perfino l'insulto al limite, ma la minaccia no. La minaccia è vile, intimidatoria e pure pericolosa, in un mondo dove la possibilità che qualcuno si prenda la briga di metterla in pratica rischi sempre di trovarlo".