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GIOVEDÌ 13 SETTEMBRE 2018 - STAMPA

CDS - NAPOLI, INSIGNE QUEI 200 MILIONI DI MOTIVI


Ora l’occasione per dimostrarlo all’incrocio con Chiesa, noto pallino azzurro


 
     
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A cura di: Myriam Novità
Fonte: corrieredellosport.it

Dall’azzurro Nazionale a quello Napoli: mister 200 milioni, ora tocca a lei. Sì: è a quelli come lui, Lorenzo Insigne, che il destino ha riservato doti raffinate e dunque il compito di fare la differenza. Soprattutto nei momenti più delicati: proprio come quello che sta attraversando la squadra, il primo della gestione Ancelotti. Sia chiaro: dopo due vittorie e una sconfitta non è mica il caso di far vibrare allarmi e luci d’emergenza, però il tris incassato con la Samp ha evidenziato qualche problematica di approccio e di gioco, e la sosta ha prolungato l’attesa di una bella rivincita. C’est la vie, anzi è il calcio. E Lorenzino, interprete sopraffino dell'arte, avrà una fame anche doppia: l’esperienza con l’Italia non è stata molto brillante, e tra l’altro con il Portogallo è rimasto anche in panchina. Bene, sotto con la Fiorentina dunque. Con i viola dell’amico-nazionale Chiesa: sfida doc. Anche in chiave mercato: a De Laurentiis, lo sanno tutti, il figlio d’arte piace da morire.

NESSUN INTOCCABILE - E allora, il ritorno di Insigne: decisivo con la Lazio, pimpante con il Milan nella fase della rimonta e fuori dopo 45 minuti con la Samp. Non era mai accaduto: ma forse è un bene che tutti, ma proprio tutti, capiscano al volo che Carletto non guarda curriculum e neanche biglietti da visita. Per lui conta il momento. Sempre. Certo, qualcuno tipo Lorenzo parte con il vantaggio di avere un patrimonio di colpi superiore alla media, ma ciò che conta è l'impatto. A maggior ragione se il momento è un po’ così. Chiaro? Chiarissimo. E infatti sabato con la Fiorentina l’idea della squadra è che Insigne torni a brillare; a illuminare il gioco e a inventare calcio alla sua maniera in un tridente che potrebbe anche essere vecchio stile. Quello con Callejon e Mertens. Si vedrà.