La festa della Juve è ancora rinviata. La vittoria del Napoli a Verona posticipa di altri sei giorni l’appuntamento bianconero con l’ottavo scudetto consecutivo. Bisognerà aspettare sabato pomeriggio, quando alle 18 la squadra di Allegri sfiderà in casa la Fiorentina: come a Ferrara con la Spal basterà un punto per festeggiare.
K2 - Ancelotti dalla sfida di Verona si aspettava delle risposte e le sue scelte di formazione lo hanno fatto capire subito (fra i titolari fuori solo Meret, Maksimovic e Allan e soprattutto tutti gli attaccanti in campo insieme). A caccia di una reazione anche la squadra, dopo il patto stretto nella riunione esclusivamente fra giocatori alla vigilia. Il risultato in campo si è visto, con la partita praticamente controllata dall’inizio alla fine, buon palleggio, discrete uscite, quasi nessuna sbavatura in difesa. A sbloccarla ci ha pensato nel primo tempo Koulibaly, con un colpo di testa su calcio d’angolo di Mertens. Potevano raddoppiare Zielinski, Chiriches, Mertens, Insigne e Callejon, ma la firma sul secondo gol l’ha messa a metà ripresa Milik, con un sinistro da fuori per timbrare il 20° gol stagionale, il 17° in campionato. Ha risparmiato minuti nel finale Ancelotti a Insigne, Fabian Ruiz e Callejon (in campo Allan, Younes e Verdi) prima di applaudire la prima doppietta in carriera di Koulibaly, abile a insaccare di prepotenza in mischia sugli sviluppi di un angolo. L’unico neo della serata azzurra il gol subito alla fine da Cesar (colpo di testa senza saltare su calcio d’angolo), l’ultima piccola gioia per il Chievo che saluta la Serie A.