TORNA IN HOMESOCIETA'SQUADRASTAGIONECalciomercatoSTATISTICHECONTATTI



VENERDÌ 24 APRILE 2020 - EX AZZURRI

CAMPAGNARO DICE ADDIO AL CALCIO GIOCATO: “MA PRIMA DI FARE IL TECNICO DARÒ UNA MANO AL PESCARA”


L’ex azzurro appende le scarpe al chiodo a 40 anni


 
     
0


A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews

Compirà 40 anni il prossimo 27 giugno, ha militato nel Napoli per 4 stagioni, approdando in azzurro nel 2009 ed arrivando ad essere protagonista con Walter Mazzarri in panchina, di altre tre stagioni fino al 2013. Dal 2015 è al Pescara ed ora ha deciso di appendere le classiche scarpette al chiodo. Un ruolo da allenatore  nel suo futuro? Può darsi, magari partendo proprio dalle giovanili del Pescara, città che lo ha adottato, come scrive Il Centro, giornale al quale il difensore argentino ha rilasciato una lunga intervista.

«Resteremo qui, indipendentemente dal mio lavoro».

Campagnaro, conferma di voler smettere?
«Sì, è arrivato il momento di dire basta. Sono contento del mio percorso e ora bisogna pensare al futuro».
Pronto per il corso da allenatore?
«Sì, anche se a causa del coronavirus nessuno sa quando si potrà partire. Comunque sia, prima di appendere gli scarpini al chiodo dovrò completare l’opera e dare una mano al Pescara. Se, come sembra, si tornerà in campo dovremo risalire la classifica».
Giusto terminare la stagione?
«Noi siamo a disposizione, vedremo quando ci saranno le condizioni per ricominciare. Intorno al calcio gravitano interessi economici enormi, però con la salute non si scherza. Personalmente dico che non vedo l’ora di giocare, ho tanta voglia di chiudere bene il torneo e la carriera».
Favorevole al taglio degli stipendi?
«Certo, tutti dovremo rinunciare a qualcosa per salvare il sistema. Tuttavia, il problema principale riguarda chi non arriva a fine mese e ha difficoltà a comprare da mangiare».
Com’è la situazione in Argentina?
«Per fortuna ci sono meno contagi rispetto all’Italia che, seppure a fatica, sta fronteggiando una situazione gravissima grazie a un sistema sanitario efficiente. Non oso pensare a cosa potrebbe accadere nel mio Paese se dovesse dilagare il virus».
Se si ripartirà il Pescara dovrà cambiare marcia. Come mai quest’anno tanti alti e bassi?
«Non so, tutti abbiamo reso al di sotto delle nostre potenzialità».
Il mancato feeling tra Zauri e alcuni senatori ha influito?
«Qualche discussione c’è stata, ma escludo che sia stata la causa di risultati altalenanti. Ripeto, tutti dovevamo dare di più».
Legrottaglie, dopo un buon impatto, ha raccolto pochi punti.
«Avevamo iniziato con due vittorie, poi non siamo riusciti a decollare. L’ultimo periodo non fa testo, gli infortuni ci hanno penalizzato. Con la rosa al completo sarebbe stata un’altra storia».
Tra i compagni chi potrà ripercorrere le sue orme?
«Tra i tanti dico Bettella. Ha forza, tecnica e intelligenza tattica».
Come sarà Campagnaro allenatore?
«Un tecnico bravo è colui che fa stare bene il gruppo, al di là della tattica che tutti studiano e approfondiscono. Quindi, direi che in cima alla mia agenda ci saranno allenamenti divertenti e la giusta dose di nozioni. Saturare i giocatori con troppe informazioni è dannoso, meglio tenere la testa libera».