A cura di: Maria Villani
Fonte: The Telegraph
Rafa Benitez ha negato di aver lasciato il Newcastle United solo per raddoppiare il suo ingaggio in Cina, sottolineando di averlo fatto semplicemente perché non aveva più fiducia nel presidente Mike Ashley.
Lee Charnley, consigliere delegato del Newcastle, ha dichiarato di aver fatto tutto il possibile per persuadere Benitez a firmare un nuovo contratto non riuscendo ad eguagliare, però, i 12 milioni di sterline offerti dal Dalian Yifang.
Charnley ha inoltre dichiarato che la decisione di Benitez di andar via era stata motivata dal solo denaro, la qual cosa ha punto nel vivo l’ex tecnico di Real Madrid, Napoli e Liverpool.
Piuttosto che ignorare il commento, Benitez ha usato la prima colonna di The Athletic per rispondere, affermando di aver preso la decisione di andar via perché il budget non era sufficiente per competere tra i primi dieci della classifica, e di aver inoltre ricevuto la richiesta di rinunciare a parte del suo controllo sulla campagna acquisti.
Benitez ha dichiarato che hanno parlato del suo passaggio in Cina senza sapere fino in fondo che cosa accadeva nel dietro le quinte.
"Ho incoraggiato i tifosi a stare vicino a Steve Bruce ed il suo nuovo team — ma sono stato informato di quello che aveva affermato il consigliere Lee Charnley, del Newcastle la settimana scorsa e credo sia importante sottolineare questo punto.
Il consiglio di amministrazione del Newcastle ha avuto un anno per rivedere il mio contratto, però, quando ci siamo incontrati dopo la fine della scorsa stagione, non mi hanno fatto un’offerta tale da farmi accettare. Mi hanno detto di non voler investire nel settore giovanile, nelle strutture del club – se vogliono posso anche spiegare la ragione per cui Mike Ashley ha rifiutato di farlo".
Benitez ha continuato, sottolineando che la campagna acquisti era basata sull’ingaggio di giocatori al di sotto dei 24 anni d’età e che sentiva che il budget a sua disposizione non era abbastanza per competere nella prima parte della classifica in Premier League.
"Sapevo che non mi avrebbero fatto un’offerta seria e quando è arrivata… era per lo stesso ingaggio di tre anni fa e con meno influenza sugli acquisti. Dopo tre anni di promesse non mantenute non avevo più fiducia in loro.
Avevo tre opzioni: nulla di serio dal Newcastle, magari la speranza di una panchina a stagione inoltrata, oppure un progetto diverso. Certo, c’è stata una bella offerta dalla Cina – non l’ho mai negato – ma è pur sempre un altro continente, un altro campionato, da un club che dà molta considerazione e rispetto. Non è stata una decisione facile, ma è stata chiara”.
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