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VENERDÌ 18 GENNAIO 2019 - CONFERENZA STAMPA

BENEVENTO, BUCCHI: "MI ASPETTO UN GIRONE DI RITORNO DIVERSO. SQUADRA CONSAPEVOLE DELLA PROPRIA FORZA"


Contro il Lecce sarà una gara difficile, ma il Benevento vuole imporre il proprio gioco


 
     
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A cura di: Claudio Donato
Fonte: Napolicalcionews

Ecco alcune dichiarazioni di mister Bucchi alla vigilia della partita contro il Lecce allo stadio Via del Mare:

"Contro il Lecce sarà una partita dura, contro una squadra che ha mantenuto un po' l'ossatura dello scorso anno. Ha messo dentro giocatore giusti e l' abbiamo visto nella prima giornata di campionato. Ci aspettiamo una partita difficile ma la stessa cosa vale per loro . Dobbiamo essere bravi a limitare il più possibile quelle che sono le loro caratteristiche ed essere bravi a imporre il nostro gioco. Con Viola abbiamo preferito fare un percorso rigenerativo, in modo da togliere completamente il suo fastidio In per averlo a disposizione al 100%".

Discorso mercato: "Crisetig è un nome che mi piace, così come quello di Ceravolo. Mi piacciono tutti i calciatori importanti, ma in questo momento la mia testa è altrove, bisogna pensare alla partita di Lecce".

"Dalla partita con l'Inter dobbiamo prendere quello che abbiamo fatto di buono. In serie A ti concedono di giocare e, quindi, ti danno la possibilità di mettere in risalto le tue caratteristiche, ma bisogna dimenticare San Siro, l'ho detto a ragazzi. Se il mercato ci darà la possibilità di migliorarci lo faremo".

"Del Pinto non è venuto a San Siro perché era rientrato da un lungo stop. Ho preferito non schierarlo per farlo tornare a pieno regime. È a disposizione e può darsi che giocherà. Armenteros è un giocatore importante, lo stiamo scoprendo perché è arrivato da un campionato che era già finito. Ha bisogno di lavorare, in questo periodo stiamo cercando ti farlo lavorare tatticamente, consentendogli di conoscere la squadra. Il suo utilizzo va inteso entro un periodo limitato di tempo".

" Nel momento in cui siamo ritornati a lavorare con tutti gli elementi, siamo diventati una squadra forte. In questo girone di ritorno voglio una squadra matura, cattiva, che va a giocare la sua partita, convinta della propria forza. Il presidente non mi ha mai chiesto la serie A, ma ha chiesto di costruire in tre anni una squadra che possa risalire. Tutti abbiamo voglia di far bene. È giusto che un allenatore sproni i calciatori: i nostri hanno una buona qualità nell' uno contro uno. L' allenatore è importante per dare una mentalità, ma le partite vengono decise dai giocatori.

"Il guizzo dell'attaccante, il tiro da 30 metri, non sono cose dell'allenatore. Il calcio è questo. L' ultimo step è sempre in mano ai calciatori: la lettura individuale e la personalità è quella che ho visto a San Siro. Voglio calciatori che prendano le loro responsabilità, se poi sbagliano non importa, perché l'errore tecnico fa parte di tutti i mestieri. Mi arrabbio se non ci provano".

"Tatticamente contro il Lecce sarà una gara spigolosa: contro le squadre che giocano con un 4-3-1-2 difficilmente si vedono partite belle, fluide. Sono squadre che fanno una grandissima densità in mezzo al campo e ci saranno azioni spezzettate. Dovremo essere bravi a saper giocare nel traffico, a trovare una certa fluidità di manovra, a cercare un po' di ampiezza e spezzare la linea di difesa. La compattezza credo sarà determinante".

"Per Del Pinto abbiamo voluto gestire la situazione in modo tale che il calciatore possa rientrare e trovare continuità. Continuità che non ha da metà ottobre. Per quanto riguarda Puggioni il suo utilizzo o meno è prettamente una scelta tecnica".

"Non so chi arriverà o andrà via, ho parlato con la società dicendo alcune cose. Verranno fatte alcune valutazioni sugli elementi a disposizione e poi verranno prese delle decisioni. È tutto in mano al nostro direttore, che anche a gennaio farà delle scelte in linea con quelle che sono le nostre ambizioni societarie. Tuia mi ha fatto un'ottima impressione a Milano, è un giocatore utilizzabile e un ragazzo straordinario. Potrebbe giocare".