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VENERDÌ 7 AGOSTO 2020 - INTERVISTE

BARCELLONA, VIDAL: «IL NOSTRO SOGNO È SOLLEVARE LA CHAMPIONS! NAPOLI OTTIMA SQUADRA CON MOLTO CARATTERE»


Il centrocampista cileno ha parlato a Mundo Deportivo


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews.it - Mundo Deportivo

Non sarà della partita domani sera per squalifica Arturo Vidal ma resta uno dei suoi giocatori più rappresentativi e carismatici del Barcellona. Da due anni in blaugrana, la sua ambizione è quella di conquistare la Champions, come racconta ad un giornalista di Mundo Deportivo in una lunga chiacchierata via Skype tradotta da Napolicalcionews per i suoi lettori (CLICCA QUI PER IL TESTO ORIGINALE E PER IL VIDEO)

Proprio ieri hai compiuto due anni con il Barça: qual è il tuo bilancio?
Sono stati due anni spettacolari sul piano personale. Ho conosciuto un bellissimo gruppo, fatto di giocatori spettacolari, una tifoseria incredible, un sostegno che mi ha fatto sentire a casa e spero che termini con qualcosa di molto buono in Champions.

Domani non potrai giocare per squalifica, che messaggio darai ai tuoi compagni prima della partita?
Sarà una partita molto triste per me, non potrò esserci: mi sarebbe piaciuto tantissimo, purtroppo però questo è il calcio. Il mio appoggio ci sarà sempre. Ci stiamo preparando al massimo, ed io incoraggerò i miei compagni in ogni momento; domani è la partita più importante dell’anno e la giocheremo dando tutto per poter passare il turno e continuare a pensare al nostro sogno: sollevare la coppa della Champions.

È un vantaggio per il Napoli arrivare più rodato o lo è per voi essere più riposati?
Il Napoli ha finito di giocare da poco e noi abbiamo smesso due settimane fa, intanto però questa partita è differente. Non importa chi ha finito prima o dopo di giocare. Piuttosto chi mette il 100% in campo, si sforza di più e che fa quello che deve fare, quello sicuramente passerà. Noi siamo molto concentrati in quel che vogliamo fare e sappiamo che se facciamo le cose per bene, potremo passare.

Con l’1-1 dell’andata, come deve affrontare il Barça questa partita?
Dobbiamo affrontarlo come il Barcellona, uscire a prendere il Napoli dal primo minuto, fare il nostro gioco, essere aggresivi in ogni momento e dimostrare quello che vogliamo, dare un messaggio in questa partita di quello che intendiamo fare nel futuro.

C’è qualcosa che ti preoccupa specialmente di questo Napoli?
No, il Napoli è qui per un motivo, ha una squadra ottima, un allenatore che dà molto ai suoi giocatori, che ha molto carattere, che di sicuro non permetterà che i suoi giocatori smettano di correre e di metterci le gambe. Questo è il suo forte, per quello dovremo uscire con la massima concentrazione e cercare di approfittare delle nostre occasioni.

Se verranno rispettati i pronostici, ti reincontrerai con il ‘tuo’ Bayern ai quarti …
Sì, però non voglio correre tanto, voglio aspettare questa partita. Come Barcellona, quale siamo, siamo chiamati a vincere questa Champions perché abbiamo tutte le carte in regola per farlo: squadra e giocatori, però, per prima cosa, bisogna avere molto rispetto del Napoli. Se faremo le cose per bene, possiamo battere chiunque.

Quando firmasti per il Barça sei stato chiaro, hai detto che venivi per vincere tre Champions in questi tre anni. Credi che tu ed altri veterani quali Messi, Suarez, Piqué siate davanti ad una opportunità unica, quella di vincerla con solo 4 partite?
Per giocatori vincenti come noi che siamo nel Barça, guardiamo sempre il momento in cui siamo, e chiaramente ci siamo molto vicini, solo poche partite ci separano dal vincere ed occorre sforzarsi al massimo per farlo. Tutti noi che siamo qui abbiamo fame di continuare a lottare per dei titoli, non solo quest’anno, anche per quelli a venire.

Nella notte della debacle di Liverpool tu c’eri. La squadra la vedi preparata psicologicamente?
Sì, chiaramente quella è stata una esperienza che resterà scolpita in tutti i giocatori che erano lì per come abbiamo perso e chiaramente non vogliamo che questo si verifichi ancora. Adesso sarà molto diverso, per quello dobbiamo restare molto concentrati, fare il nostro lavoro e sapere quando colpire perché l’altra squadra non si rialzi.

Dopo l’ultima sconfitta al Camp Nou c’è stata una riunione nello spogliatoio e contro l’ Alavés già si è visto un cambiamento. Che vi siete detti?
Queste riunioni sono private ed è molto difficile che un giocatore possa parlarne fuori. Sappiamo tutti che cosa è successo, abbiamo perduto l’occasione di giocarci la Liga, per quello ora abbiamo tutti ben chiaro che la Champions non possiamo lasciarcela sfuggire. Ci lasceremo il cuore perché il nostro obiettivo è molto chiaro: essere campioni d’Europa, sollevare il trofeo della Champions.

Con la mano sul cuore: lo vedi il Barça vincitore della Champions?
Sì, lo vedo, mi vedo sollevare la Champions.

Ed ammesso che ciò accada, che promessa ti senti di fare? Ti tagli la cresta?
No questo no, però mi farò un tatuaggio della Champions. Ci sto pensando. Devo procedere passo dopo passo, però questa è la promessa alla quale sto pensando.

Dei partecipanti a questa riunione ci siete tutti, tutti tranne Arthur. Hai compreso la sua reazione della ‘fuga’ in Brasile?
Si tratta di un argomento nel quale preferisco non entrare, perché non so che cosa sia successo poi. Dico solo che ho molto affetto e molto rispetto per lui. Spero che le cose gli vadano bene.

Ok, mi parli di Messi? Come vedi il capitano per l’appuntamento di domani?
Bene, molto motivato e concentrato. Sappiamo che lui è il capitano, e il migliore del mondo e che se sta bene, ci guiderà al titolo, però bisogna anche aiutarlo. Se lui sta bene, la squadra tutta lo accompagna e lo aiuteremo a trarne profitto al massimo.

Parliamo di te e del tuo futuro. Il tuo contratto scade nel 2021 e lo scorso gennaio già sei stato molto vicino all’ Inter. Hai intenzione di realizzare questa cosa quest’anno?
Mi resta un anno di contratto e con tutto quello che è successo, in questo momento mi sento importante, sono molto affezionato alla squadra, ho molti buoni amici e spero di arrivare al termine del mio contratto. Voglio vincere la Champions se Dio vuole e l’anno prossimo andare per il triplete.

Quindi possiamo dire chiaramente che la prossima stagione continuerai con il Barça.
Sì, sì, se Dio vuole, continuerò qui.

Cosa diresti ai puristi che sostengono che Arturo Vidal non ha il DNAper giocare nel Barça?
Se mi muovono queste critiche, allora non ne sanno di calcio. Il calcio sta cambiando, qui c’è un DNA, per molti anni, però il calcio si sta evolvendo, sta cambiando. I giocatori che parlano, credo che si siano fermati al passato.

Come è finita la denuncia contro il Barça?
No, questo è un tema del quale non mi va di parlare. Per questo ci sono gli avvocati, sono loro che si occupano di queste faccende.

È ancora in vigore o si è arrivati ad un accordo?
Sinceramente, non ho domandato. A ciascuno il suo.

Interpreto dunque che si tratta di una cosa più dei tuoi avvocati che una decisione tua…
Sì, quelli che fanno i contratti si preoccupano dei contatti, io mi preoccupo di giocare e di farlo bene in campo.

Quanto ai giovani, il Barça punterà di più su di loro, anche forzato dalle circostanze economiche date dal coronavirus, come vedi Riqui Puig e Ansu Fati?
Bene, li vedo bene, che lavorano duro, che si preparano bene, però devono procedere passo dopo passo. Stanno traendo profitto dal loro minutaggio anche se non è facile stare nella squadra migliore del mondo, mantenersi, perché c’è sempre molta competenza e loro, come giovani, devono accettarlo così, passo dopo passo, guadagnandosi i loro minuti e approfittarne al massimo perché hanno molto talento. Nel futuro saranno grandi giocatori, dovranno, però, procedere con calma.

Dopo l’avviso via social, Riqui Puig non è tornato a ‘vacillare’?
(Ride). No, chiaramente perché eravamo in confidenza, però dopo gli allenamenti deve rispettare che quello che ha fatto uno non lo ha fatto chicchessia e lui lo deve rispettare.

Una cosa ci piacerebbe che chiarissi: che volevi dire ai media colombiani con quello che volevi vedere se continuava o no l’allenatore il prossimo anno?
(Ride). Questo è chiaro, quando sei nella squadra migliore del mondo, la gente ti chiede risultati e quando la stagione non è tanto buona, devi sempre fare un bilancio per il bene del club. Nel futuro bisognerà vedere, quelli che sono in carica dovranno decidere quale sarà il futuro migliore per il Barcellona. L’ho detto con questo spirito, non dicendo che bisognava cambiare. Se si vince la la Champions oppure no, quelli che sono al comando, dovranno comunque prendere decisioni.

Cioè, se non si vince la Champions, intendi dire che la dirigenza dovrà prendere decisioni in tal senso.
Sì, chiaramente dovranno prendere decisioni, però se continua (l’allenatore), bene, perché è un buon tecnico, che parla molto con i giocatori e a lui farebbe molto bene. comunque non è il mio lavoro.

Dopo la riunione con Messi ed il mister hai notato un cambiamento nel rapporto con Setién?
Sì, lui è rimasto qui sempre con piacere e i giocatori devono stare con piacere per poter tentare di dare il massimo, però ultimamente questo non stava succedendo ed ora chiaramente è cambiato l’atteggiamento da tutte le parti. Adesso abbiamo tutti molta fiducia nel lottare per questo titolo.