A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews
Mister Carlo Ancelotti ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Napoli-Liverpool al centro tecnico di Castel Volturno.
Sabato il disappunto per l’operato di Banti e domani ritrova Kassai… Che dire… quest’arbitro ricorda un precedente nefasto per la mia ex squadra. Sono sorpreso, non è passato tanto tempo e di solito il tempo rimargina ma non cancella le cose.
Cosa è rimasto in questi giorni dopo la sconfitta di Torino e con che convinzione affronta il Liverpool? Con la convinzione di fare come abbiamo fatto sabato, con la convinzione e la forza di giocare come vogliamo noi. Sono partite impegnative e non potremo controllare totalmente il gioco, sono da migliorare i momenti di difficoltà che ci sono stati e ci saranno, sarà una chiave anche domani. Quando giochi con squadre come queste non puoi pensare di avere il totale controllo.
La seconda di Champions è già decisiva per il Napoli e che giocatore che teme di più del Liverpool? Non un giocatore solo, il Liverpool ha un reparto offensivo molto pericoloso specie in contropiede, dovremo attaccare per vincere. Sarà molto importante il controllo di questa situazione. Partita importante non decisiva, ma dovremo cercare di portare a casa i tre punti considerando che due li abbiamo persi con la Stella Rossa.
A Belgrado ha spiazzato i giornalisti con la sua formazione. Ha qualche indicazione sugli undici e sul modulo? Sulla formazione ho un’idea: la proviamo in allenamento però ho cambiato molto in questa prima parte e probabilmente cambierò anche domani. Quello che non cambierò è la strategia e il modo di giocare che sarà sempre lo stesso.
Cosa ne pensa dell’inizio di stagione del Liverpool? Il Liverpool è uno dei top team in Europa e ha offerto continuità in gioco e organizzazione. Hanno iniziato benissimo quest’anno come l’anno scorso e al momento è il migliore anche come condizione fisica che è ottima. È pronto per giocare con forza e intensità e lo vedremo domani.
Salah, lo vede in un periodo di scarsa forma, stanco dopo la Champions e il Mondiale? Non so se Salah sia 70% od 80%: conosco la sua qualità e sarà sempre un pericolo.
Quale dettaglio guiderà le sue scelte domani sera e quale colpo ha il Napoli in canna per affrontare questo Liverpool? Le scelte sono legate solo alla condizione fisica dei giocatori se i giocatori hanno recuperato da sabato. Sarà una gara di alta intensità non perché lo sceglieremo noi ma perché ci sarà imposta da loro e che siamo pronti fisicamente si è visto quando abbiamo giocato contro la Juve in 10 come in 11. Dobbiamo avere capacità, coraggio e personalità di fare quello che prepariamo perché penso che possiamo creare difficoltà e gestire i momenti in cui loro hanno predominio. Attenzione ai contrattacchi dove ti possono far male.
L’amichevole dell’estate è un punto di partenza per la gara di domani? E’ un’esperienza con quella squadra, una gara che ci ha insegnato tante cose, soprattutto come non giocare contro il Liverpool e quella strategia non sarà ripetuta. Era però un’amichevole nella quale non ci concentravamo troppo sull’avversario e le impressioni che abbiamo avuto da quella partita. Hamsik e Ruiz possono giocare insieme e giocheranno di nuovo e se non li abbiamo più visti insieme da allora è stata solo una casualità.
Cosa è successo a Torino dopo i primi 25 minuti e cosa è successo dopo l’espulsione di Mario Rui? Uno dei vantaggi della fase iniziale: la fase alta, il recuperar palla non ha dato la possibilità alla Juve di esprimersi, poi ci siamo intimoriti un po’, siamo arretrati, abbiamo sporcato un po’ le uscite anche per la loro pressione più alta e non abbiamo più potuto esprimere le nostre qualità. In 10 anche a livello psicologico c’è stata reazione, ci siamo rilassati, liberati e sono uscite di nuovo fuori le nostre qualità. Per quello la squadra migliorerà anche attraverso queste partite e queste esperienze. Vedo una squadra forte che raggiunge livelli di gioco eccellenti, anche in fase difensiva, di grande intensità; a volte manca la continuità che non ti dà la gamba. Ci vuole la capacità di gestire le cose quando non tutto fila per il resto giusto.
Klopp che tipo di avversario è? Difficile, un amico, di grande esperienza e le sue squadre sono proprio le SUE con una chiara identità: dinamiche, aggressive in fase difensiva, e verticalizzano in attacco.
Mentalmente Napoli-Liverpool è un po’ come contro la Juve? Qual è il bicchiere mezzo pieno da cui ripartire? Sì dobbiamo mentalmente ripartire da lì. L ‘aspetto psicologico, il giocare in casa, è il tipo di aiuto che ci può dare il nostro tifoso. Per il resto la partita è così, una gara di intensità e vogliamo essere intensi pure noi. Sarà determinata dalla capacità di imporre la nostra strategia e non sarà affatto facile, non avremo il tempo per pensare ma quella è la chiave. Noi abbiamo tanta fiducia per domani perché sappiamo cosa possiamo fare e lo facciamo!
Rimpianto per i due punti persi a Belgrado, crede a una sorpresa della Stella Rossa o vede troppa disparità nel girone? Sulla carta il PSG vincerà in casa senza dubbio, ma onestamente non penso molto a quello che faranno PSG e Stella Rossa.
Sta decidendo di giocare come con il Torino o ‘modello Parma’? Gli interpreti li scelgo domani e la strategia sarà diversa da quella di Torino. Il Liverpool è una squadra diversa che ha la difesa a 4 quindi sarà diverso rispetto ad una situazione con esterni molto aperti come quelli granata.
Come si fa ad essere leader calmo dopo la Juve e prima di un match col Liverpool? Dopo la partita non ero tanto calmo… dopo la partita si spegne l’interruttore e ci si sintonizza sulla Champions che offre questa gara affascinante, bellissima e tutto passa in secondo piano. Le cose negative dopo la partita vanno dietro le cose positive. Al di là delle difficoltà che avremo sono sfide bellissime da affrontare per allenatore e giocatori, si vive per quello. Arrivare a queste partite con spensieratezza perché sono belle cose da affrontare.
Una cosa da fare e una da non fare assolutamente. Più paura o voglia di riscatto dopo Torino? Cosa fare: giocare con equilibrio, cosa non fare, giocare senza equilibrio. Della prestazione di Torino va valutato tutto: dalle difficoltà di alcuni momenti alla capacità di proporci anche contro una squadra fortissima come la Juve.
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